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Regione Lazio, approvato all’alba il bilancio 2026: risanamento, investimenti e taglio del debito

Dopo una lunga maratona iniziata ieri mattina, l'ultimo punto è stato votato poco prima delle 8 di oggi martedì 23 dicembre

Regione Lazio, approvato all’alba il bilancio 2026: risanamento, investimenti e taglio del debito

È stato approvato attorno alle 7.40 di questa mattina, martedì 23 dicembre 2025, dal Consiglio regionale del Lazio il bilancio di previsione 2026-2028. Dopo una lunga seduta notturna, l’Aula ha dato il via libera alla manovra illustrata nei giorni scorsi dall’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, senza modifiche sostanziali rispetto al testo presentato all’avvio della sessione.

Un’approvazione che chiude uno dei passaggi politici più rilevanti di fine anno per la Regione e che, come aveva sottolineato lo stesso Righini nel suo intervento introduttivo, «non rappresenta un atto tecnico o burocratico, ma una scelta politica precisa, che racconta un’idea di Regione e un modo di governare».

La manovra si inserisce in un contesto internazionale ed economico complesso, segnato da tensioni geopolitiche, rallentamento della crescita europea, inflazione e tassi ancora elevati. Uno scenario che, secondo l’assessore, impone alle istituzioni «serietà, rigore e capacità di programmazione», senza limitarsi a una gestione ordinaria dell’esistente.

Il bilancio 2026-2028, ha spiegato Righini, rappresenta il proseguimento di un percorso di risanamento avviato dalla Giunta Rocca fin dall’inizio della legislatura. «Il Lazio ereditava una situazione finanziaria estremamente pesante, con un debito storico enorme e vincoli che paralizzavano la capacità di intervento. Oggi quella stagione la stiamo mettendo alle spalle, grazie a un cambio di metodo e di responsabilità nelle decisioni».

Il cuore politico della manovra resta la riduzione strutturale del debito. Con la cancellazione del fondo per le anticipazioni di liquidità, pari a circa 13 miliardi di euro, la Regione compie quello che Righini ha definito «un passaggio storico», liberando spazi finanziari che consentono al Lazio di tornare a investire senza fare nuovo debito.

Accanto al risanamento, il bilancio prevede un piano straordinario di investimenti da circa 500 milioni di euro fino al 2030, finanziato interamente con risorse proprie. Le risorse saranno destinate a viabilità e mobilità, infrastrutture pubbliche e sociali, sostenibilità ambientale, tutela delle risorse idriche, innovazione tecnologica ed edilizia residenziale pubblica.

Sul fronte fiscale, viene confermata la scelta di tutela dei redditi medio-bassi. Per il 2026 resta l’aliquota Irpef dell’1,73 per cento fino a 28mila euro, evitando aumenti per i contribuenti con redditi fino a 35mila euro e scongiurando l’applicazione dell’addizionale maggiorata.

La legge di stabilità interviene inoltre su sanità, trasporto pubblico e territorio. Previsti interventi per il personale dei pronto soccorso, un concorso finanziario da 250 milioni annui per il trasporto pubblico locale di Roma Capitale, contributi compensativi per i Comuni sede di impianti di smaltimento rifiuti e un finanziamento straordinario da 500mila euro per il Comune di Latina destinato a sicurezza e videosorveglianza. Stanziati anche fondi a sostegno dei piccoli Comuni delle province di Latina e Frosinone esclusi dalla Zes unica.

Con l’approvazione all’alba, la Regione chiude così una manovra che punta a coniugare rigore, investimenti e redistribuzione, confermando l’impianto voluto dalla Giunta Rocca e tracciando la rotta finanziaria del Lazio per il prossimo triennio.

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