Scade domani il termine entro il quale i giudici del Tribunale del Riesame di Roma si dovranno pronunciare sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dagli avvocati del consigliere regionale di Fratelli di Italia Enrico Tiero, arrestato lo scorso 18 ottobre per il reato di corruzione. Giovedì si è svolta l'udienza a Roma, il silenzio che arriva dai magistrati potrebbe essere indicativo sul fatto che abbia tenuto pienamente l'inchiesta e sulla conferma dell'impianto accusatorio.
Nei giorni scorsi si era svolta una lunga udienza durata oltre tre ore, le difese dell'esponente politico avevano chiesto l'inutilizzabilità delle intercettazioni ambientali con l'apparecchio di captazione Trojan per una presunta mancanza di autorizzazione per l'utilizzo, il pubblico ministero Martina Taglione aveva replicato: l'autorizzazione c'è. Il consigliere regionale era stato sottoposto lo scorso 16 ottobre all'interrogatorio preventivo davanti al gip Giuseppe Cario che aveva emesso il provvedimento cautelare accogliendo la richiesta della Procura per quattro dei cinque episodi contestati. Dalle carte dell'inchiesta, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria è emerso un vero e proprio patto corruttivo.