“Colpivano tra Fondi e Terracina: sgominata la banda delle e-bike. Due arresti, 10 furti contestati”

Un anno di indagini, decine di immagini raccolte dalle telecamere della Riviera di Ulisse e una lunga scia di colpi messa a segno tra lidi, parcheggi e attività commerciali. È così che i Carabinieri della Tenenza di Fondi e della Stazione di Terracina sono riusciti a chiudere il cerchio attorno a due uomini — un 40enne e un 43enne, entrambi domiciliati a Fondi e già noti alle forze dell’ordine — finiti ieri rispettivamente in carcere e ai domiciliari.

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della Procura, arriva dopo mesi di lavoro investigativo iniziati nell’estate 2024, quando nella zona si era registrata un’improvvisa impennata di furti di biciclette elettriche. Mezzi spesso molto costosi, lasciati dai proprietari fuori dai lidi balneari durante le giornate al mare: un’occasione troppo ghiotta per i ladri, che colpivano con rapidità e sicurezza.

I Carabinieri hanno passato al setaccio filmati di videosorveglianza pubblici e privati, incrociando movimenti, orari e spostamenti. Un mosaico di elementi che ha portato a ricostruire la presunta responsabilità dei due uomini non solo in 10 episodi di furto, di cui uno tentato, ma anche in altre incursioni: razzie di generi alimentari e oggetti lasciati nelle auto in sosta, colpi ai danni di esercizi commerciali e persino un tentato furto in abitazione a Fondi nel gennaio di quest’anno.

Il valore delle biciclette rubate sfiora i 30 mila euro, e le indagini proseguono per rintracciare i mezzi ancora mancanti.

Dopo le formalità di rito, per il 40enne si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Latina, mentre il 43enne è stato posto agli arresti domiciliari. Entrambi restano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il lavoro dei Carabinieri sembra aver messo fine a una serie di episodi che per mesi aveva messo sotto pressione cittadini e turisti; ora si attende di capire se le indagini porteranno a individuare anche eventuali ricettatori dei mezzi sottratti. L’estate 2026, nel frattempo, potrebbe essere un po’ più tranquilla.