Arriva dal Marocco una svolta attesa da oltre un anno nell’inchiesta “Assedio”, che nel luglio 2024 aveva portato all’arresto di 25 persone e allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Aprilia. La Gendarmeria Reale marocchina ha infatti catturato a Casablanca Patrizio Forniti e Monica Montenero, entrambi irreperibili dal 3 luglio dello scorso anno, quando avevano fatto perdere le proprie tracce per sottrarsi all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma.

Forniti, considerato dagli inquirenti il vertice dell’organizzazione mafiosa che porta il suo nome, era inserito nell’elenco dei “latitanti pericolosi”. Una figura centrale nel quadro ricostruito dalla Direzione Investigativa Antimafia di Roma, che coordinò il blitz eseguito dal Centro Operativo della DIA con il supporto del Reparto territoriale dell’Arma, scoperchiando un sistema criminale radicato sul territorio apriliano.

La coppia è stata individuata all’estero in possesso di falsi passaporti svizzeri, segno di una latitanza accuratamente organizzata. Immediato l’intervento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha già avviato le procedure per l’estradizione. Un passaggio ora affidato alla collaborazione giudiziaria tra Italia e Marocco.

Determinante, nella fase operativa, il ruolo del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nell’ambito del progetto I-CAN, dedicato alla caccia ai grandi latitanti. Supporto arrivato anche dall’Esperto per la sicurezza dell’Ambasciata d’Italia a Rabat, in quota Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che ha seguito gli sviluppi sul campo.

L’arresto di Forniti e Montenero rappresenta un tassello fondamentale nel completamento dell’impianto investigativo di “Assedio”, un’indagine che continua a lasciare il segno nel panorama giudiziario pontino e che ora potrà proseguire con due dei principali indagati nuovamente a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana.