Cronaca
26.11.2025 - 12:15
Una nuova operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Capitale ha sgominato due gruppi criminali che operavano tra Roma, il litorale di Anzio e Nettuno, e Latina, passando anche per l’Aquila. All’alba di ieri infatti, sono state eseguite 15 misure cautelari a carico di soggetti anche particolarmente noti, finiti in carcere perché ritenuti appartenenti a due distinte associazioni criminali specializzate nel traffico di droga.
Un fiume di stupefacenti tra Anzio e Latina, chili di cocaina, hashish e marijuana venduti attraverso una fitta rete di pusher che sebbene facenti capo a ciascuna delle due distinte associazioni, in diverse occasioni avrebbero mostrato una mutualità degna di aziende consociate. Soprattutto quando c’era penuria di droghe.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Roma in collaborazione con i colleghi di Latina e del litorale.
Droga, sì, ma anche violenza e la disponibilità di armi. Queste le caratteristiche peculiari del due gruppi. Gli indagati in tutto sono 23 con altri 8 soggetti indagati a piede libero, ma sottoposto comunque a perquisizione proprio nelle scorse ore.
Come molte altre associazioni, anche quelle sgominate ieri operavano secondo una struttura piramidale anche quando i presunti capi erano agli arresti domiciliari.
Nell’elenco degli indagati figurano molti soggetti romani, ma anche volti e nomi noti in terra Pontina. C’è ad esempio Moreno Bottan, ci sono i due Ortenzi, Simone venne preso e condannato questa estate per la detenzione di tre chili di droghe a quasi sette anni.
A scorrere l’elenco emergono poi diversi soggetti noti, per lo più, con i nomi di “battaglia” i soprannomi. Troviamo Zio Chicco, Enzo il pelato, il Papero, il nano, e poi il pollo, il ballerino.
Molti di questi sono stati osservati a lungo e si è scoperto che tra i luoghi di incontro per finalizzare gli acquisti ed i traffici di stupefacenti, venivano usati di volta in volta alcuni esercizi di ristorazione, locali di intrattenimento, luoghi frequentati dalla movida, potendo così contare su un ampio bacino d’utenza.
Una delle due organizzazioni criminali inoltre, aveva la disponibilità diretta di un bar ristorante, utilizzato come base logistica per avviare le trattative.
Milioni di euro tra cocaina, hascisc e marijuana
Il volume d’affare stimato nel corso dell’indagine è di alcuni milioni di euro sul mercato della vendita al dettaglio dello stupefacente. In alcune occasioni infatti, durante le indagini, i poliziotti hanno sequestrato 3 chili e mezzo di cocaina, più di 18 chili di hascisc e quasi mezzo chilo di eroina, arrestando in flagranza di reato e deferendo all’Autorità Giudiziaria 8 persone. Nello stesso contesto, gli investigatori sequestravano, ai danni di membri delle associazioni criminali investigate, armi da fuoco clandestine, provento di furto.
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