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Il caso

Il consigliere Calvano: «L’enorme flusso migratorio rallenta l’ufficio Anagrafe»

Pratiche a rilento in Comune, l'esponente di maggioranza illustra i motivi: «I numeri ormai non sono più quelli di un paese ma di una cittadina"

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Il Comune di Sezze

L’ufficio anagrafe di Sezze è sovraccarico. Un sovraccarico che risulta la somma di un aumento di richieste legate al flusso migratorio in atto da anni nel paese e allo stesso tempo della riduzione organica del personale assunto in Comune. Complice anche la carenza organica in atto, decretata appunto dalla diminuzione di personale avvenuta negli ultimi anni, quando chi è andato in pensione non è stato rimpiazzato con nuove assunzioni (si spera che i prossimo concorsi possano in qualche modo cominciare a tamponare l’emergenza), la richiesta di rilascio di una semplice carta di identità sfiora i tre mesi di tempi di attesa. Il dato è stato trasformato in attacco politico all’amministrazione Lucidi che però ha risposto tramite una nota del consigliere comunale Gianluca Calvano che implicitamente ammette una discrepanza tra risorse disponibili e richieste da parte della cittadinanza assolutamente rilevante: «Come amministratore voglio portare a conoscenza dei numeri che compongono il quadro dell’anagrafe del Comune di Sezze, per rispetto di chi ci lavora e soprattutto per far capire che l’anagrafe del nostro comune non è più al servizio di un paese, ma gestisce numeri da cittadina. Quasi l’80% del lavoro riguarda persone straniere. Un 10% riguarda persone che provengono da paesi dell’Unione Europea e il restante 10% riguarda pratiche rivolte ai cittadini della nostra comunità (certificato di morte, certificato di residenza ecc.). Settimanalmente vengono svolte le pratiche per il rilascio di 60/70 carte d’identità elettroniche. Sono in lavorazione ad oggi 577 pratiche per la cancellazione di residenza di persone immigrate. Ci sono poi 500 pratiche di nuova residenza sempre rivolte in un settore specifico: l’immigrazione. Le pratiche giacenti per cambio di residenza sono 350. Sono numeri non più di un piccolo paese, ma di una cittadina interessata da un grande flusso migratorio che voglia o non voglia rallenta la macchina degli uffici. Si può sempre migliorare in amministrazione cercando con le nuove assunzioni di personale di portare il servizio a non essere più rallentato. Ci tenevo però a precisare per far capire che i numeri cambiano con il passare del tempo».

La speranza, come detto, è che i concorsi che si svolgeranno il prossimo gennaio, possano portare dentro unità in grado di alleggerire i carichi attuali. Permettendo di velocizzare i tempi di attesa. Tempi che dovrebbero essere snelliti anche grazie alla digitalizzazione degli atti dello Stavo Civile completata nei giorni scorsi.

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