Il fatto
04.12.2025 - 14:00
Condanna a cinque mesi rispetto ai due anni e tre mesi chiesti dal pm della Dda Margherita Pinto, nei confronti di Costantino Di Silvio conosciuto come Cha Cha, 57 anni di Latina, accusato di aver inviato dei messaggi intimidatori ad un commerciante di Latina e a una donna. L'accusa: minaccia aggravata dal metodo mafioso.
I fatti contestati tra il dicembre 2020 e febbraio 2021. Le lettere erano state inviate dal carcere mentre scontava la condanna a dieci anni di reclusione per il processo Don't touch, al titolare di un negozio già vittima di estorsione e a una donna che contenevano gravi minacce aggravate dal metodo mafioso, ovvero dalla capacità di intimidazione che Costantino Di Silvio, difeso dagli avvocati Angelo Palmieri, Gaetano Marino e Massimo Frisetti, sarebbe in grado di esercitare, essendo ritenuto il capo carismatico del sodalizio criminalle. In un caso le minacce erano arrivate con un messaggio su WhatsApp in un altro caso e cioè al commerciante erano arrivate su un foglio di carta igienica.
Il Collegio penale - composto dai giudici Mario La Rosa, Paolo Romano e Francesca Zani - dopo oltre due ore di camera di consiglio ha letto la sentenza: è caduta l'aggravante del metodo mafioso per le minacce indirizzate al commerciante e per l'altro messaggio i giudici hanno disposto il non doversi procedere per difetto di querela. Attualmente è sottoposto alla sorveglianza speciale che gli vieta di frequentare pregiudicati e di uscire di casa nelle ore notturne.
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