Giudiziaria
05.12.2025 - 15:00
A luglio di quest’anno venne arrestata dai Carabinieri del reparto territoriale di Aprilia che, all’interno dell’abitazione, trovarono una pistola camuffata da penna, perfettamente funzionante e priva di segno identificativo. Per questo motivo una donna di 25 anni, L.P. le sue iniziali, è stata condannata a un anno (con pena sospesa) e al pagamento di una multa di 800 euro.
La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal giudice del Tribunale di Latina Laura Morselli, la ragazza - difesa dall’avvocato Davide De Mauri - era accusata del reato di detenzione di arma clandestina per i fatti avvenuti alcuni mesi fa. In quella circostanza i militari dell’Arma della sezione operativa di Aprilia, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare, trovarono all’interno della casa un manufatto artigianale dalle caratteristiche decisamente anomale: una pistola calibro 6.35 realizzata in modo da assumere le sembianze di una comune penna. Un’arma compatta e facilmente occultabile, dotata però - come hanno accertato i carabinieri - di un meccanismo in grado di ospitare e sparare cartucce, con una concreta potenzialità offensiva.
Per questo la 25enne venne arrestata (ai domiciliari) e nell’udienza di convalida, che si tenne pochi giorni dopo, vennero concessi gli obblighi di polizia giudiziaria. Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza per la ragazza che ha scelto il rito abbreviato: un anno di condanna con pena sospesa e 800 euro di sanzione, il giudice inoltre ha revocato gli obblighi di pg alla quale era sottoposta.
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