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Progetto Ambiente risponde ai sindacati: «Conti a posto e straordinari in calo, allarmi infondati»

La replica dell'amministratore unico: «Le critiche sono smentite dai numeri dell'azienda, il vero nodo dei malumori sono le sanzioni disciplinari a 15 dipendenti»

La sede della Progetto Ambiente

La sede della Progetto Ambiente

Conti in ordine, raccolta differenziata su ottimi livelli e costi per gli orari straordinari in leggero calo. La Progetto Ambiente risponde con i numeri alle accuse mosse nei giorni scorsi dalle Rsu e dalle organizzazioni sindacali, critiche che vengono rispedite al mittente dall’amministratore unico Raphael Rossi. «Nei giorni scorsi un sindacato si è mosso con toni anche severi nei confronti della società che ho l’onore di amministrare. “Crisi, collasso, abusi, azienda allo stremo, disorganizzazione, abuso di straordinari, fuori controllo”. Si tratta di iperboli. Voglio rassicurare i cittadini e i lavoratori, tutto è migliorabile ma i buoni risultati dell’azienda non sono a rischio».

E per confermare il buon andamento della società di igiene urbana (controllata al 100% dal Comune di Aprilia) l’amministratore unico fornisce alcuni numeri, che evidenziano un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente. «L’attuale media di raccolta differenziata 2025 è di 71,5%, l’incasso dei contributi Conai per l’attività di selezione dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata nei primi 8 mesi, rispetto al dato 2024, registra un incremento del 14%. Siamo in linea con il passato, forse anche leggermente migliori. Le ore di straordinario - continua - non sono in esplosione ma in leggero calo, fino ad agosto 2025 sono state 10.241 mentre nello stesso periodo nel 2024 erano 11.863, inoltre nel 2024 i lavoratori medi erano 146 mentre ora sono 160. I primi mesi di quest’anno mostrano un bilancio economico in attivo, con la redditività in linea con gli anni precedenti. Come sempre, i meriti sono dei cittadini, delle nostre persone e dell’amministrazione comunale».

Secondo Rossi, che mercoledì scorso ha incontrato sia le Rsu della Progetto Ambiente che le sigle sindacali, il malumore all’interno dell’azienda sarebbe stato generato dai provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni lavoratori. «Il sindacato lamenta una recrudescenza delle sanzioni disciplinari. Forse veniamo al vero nodo della questione. E’ vero - continua - che vi sono stati una cinquantina di provvedimenti che si concentrano su una quindicina di dipendenti. Sono una piccola parte dei 160 dipendenti che sono persone appassionate e volenterose. A mio avviso, su questo però il contratto di lavoro e la normativa sono piuttosto garantisti per i lavoratori e forse i soggetti meno tutelati sono gli utenti che subiscono disservizi nel servizio pubblico essenziale. Noi continuiamo a operare con serietà, trasparenza e spirito di servizio. Accogliamo con attenzione le critiche costruttive, che sono sempre utili, ma respingiamo descrizioni allarmistiche che non trovano riscontro nei dati».

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