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L'evo Agresti 1902 scelto da Jp Morgan e Rockefeller

La società pontina selezionata dall'American Academy tra i produttori che stanno “reinventando l'agricoltura attraverso la salute del suolo, la biodiversità e i sistemi circolari”

L'evo Agresti 1902 scelto da Jp Morgan e Rockefeller

Gli evo Itrana in purezza della società pontina Agresti 1902 sono stati selezionati dall’American Academy in Rome per l’evento finale della conferenza “Food at the next nexus of territory, tradition and climate change”, una due giorni organizzata con il Dartmouth College, una delle istituzioni universitarie più prestigiose degli Stati Uniti, per discutere sul futuro dei sistemi alimentari.

L’American Academy in Rome è un’istituzione culturale statunitense, con sede sul Gianicolo, fondata nel 1894 grazie alla collaborazione tra istituzioni accademiche Usa, come l’ Harvard College, e alcuni filantropi americani, tra cui il banchiere J.P. Morgan e il magnate John D. Rockefeller.

Gli oli Itrana in purezza di Agresti 1902 saranno presentati nel corso dell’atto finale della due giorni di lavori dedicato ai produttori che stanno reinventando l'agricoltura attraverso la salute del suolo, la biodiversità e i sistemi circolari. Piatti degustazione accuratamente selezionati, realizzati con ingredienti locali che illustreranno il potenziale delle reti alimentari sostenibili e legate al territorio. L’incontro che si terrà la sera del 4 dicembre nel Cortile dell'American Academy di Roma, con il Rome Sustainable Food Project, rappresenta sia una celebrazione che una dimostrazione vivente di resilienza, innovazione e dell'evoluzione del rapporto tra le persone, il cibo e il pianeta.

“Per noi – sottolinea Francesco Agresti, titolare della società Agresti 1902 - è un vero privilegio poter far conoscere l’olio evo Itrana ad accademici, giornalisti ed esperti di alimentazione provenienti da tutto il mondo. L’evo Itrana è un patrimonio del nostro territorio con un potenziale ancora inespresso che merita di essere conosciuto e riconosciuto per il suo valore nutraceutico e la sua straordinaria espressione sensoriale”

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