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La storia

Dodicenne finisce al Goretti, le ferite dell'incivilità

Inciampa su un porta abiti nascosto dal cassonetto e cade tra i rifiuti dove c'erano vetri appuntiti e bottiglie

Dodicenne finisce al Goretti, le ferite dell'incivilità

Via Ferrucci, le sette di sabato sera. Due amichetti di 12 anni diretti verso il centro. Non sono soli,  insieme c’è il padre di uno dei due. Camminano a piedi sul marciapiede accanto alla Clinica San Marco, a due passi dalla circonvallazione. All’orizzonte la consueta invasione di rifiuti di ogni genere accanto ai cassonetti della spazzatura. Anche questo ormai da molto tempo fa parte dello skyline del degrado e dell’incuria di alcuni punti della città,  luoghi sicuri dove scaricare di tutto.  E’ una abitudine praticata sempre più spesso dai cosiddetti «pendolari dei rifiuti» oppure dai «furbetti della differenziata».  

E’ un attimo, Valerio, il nome è di fantasia per tutelare la sua privacy, inciampa  su un porta abiti seminascosto da un cassonetto. Qualcuno lo ha abbandonato insieme agli altri rifiuti, il porta abiti non si vede, la zona  non è particolarmente illuminata. E’ un attimo e  cade andando a sbattere su un altro cumulo di immondizia, in questo caso è un tappeto di bottiglie abbandonate e vetri taglienti che fanno male come una lama. Valerio si ferisce, perde sangue. Il sabato sera che per il  12enne doveva essere di svago e divertimento insieme ad un coetaneo per ammirare le luci di Natale in centro e la ruota,  finisce in ospedale al Santa Maria Goretti di Latina, dove medici e infermieri lo visitano. La mano è  massacrata,  gli vengono applicati dei punti di sutura, viene dimesso ma i medici gli prescrivono una terapia a base di antibiotici molto forte.  

«E’ un miracolo - racconta la mamma di Valerio   - che non si sia reciso un’arteria o un tendine,  quello che è successo è vergognoso, è necessario mettere in sicurezza i marciapiedi e le strade per evitare che accadano episodi come questo e soprattutto è necessario mantenere il decoro urbano». La madre ha intenzione di sporgere denuncia.  Ma non è finita qui, il 12enne non potrà partecipare ad una importante gara sportiva agonistica a livello nazionale in programma nei prossimi giorni. E’ una storia che lascia senza parole, specchio di inciviltà e indifferenza. Fino a ieri sera il porta abiti era sempre lì, seminascosto, come i vetri.

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