Il processo
12.12.2025 - 10:00
I due testimoni d’accusa sentiti al processo a carico di L.Z. hanno confermato il clima infernale in cui era piombata la famiglia dell’uomo tra agosto e novembre dello scorso anno.
Il quarantenne di Terracina risponde di maltrattamenti nei confronti della moglie, che una volta tentò anche di strangolare oltre ad averla violentata sotto la minaccia di un coltello dopo averla portata in una zona isolata di Terracina; in quella circostanza l’aveva picchiata al volto con uno schiaffo e sempre sotto minaccia di un coltello l’aveva alla fine obbligata ad avere un rapporto sessuale senza il suo consenso. E’ stato quello l’episodio ultimo che ha convinto la vittima a denunciare tutto ai carabinieri. Ieri in aula ha parlato un familiare dell’imputato, difeso dall’avvocato Ezio Lucchetti, ed ha confermato che la vittima gli aveva raccontato dei maltrattamenti. I due si erano separati ma l’uomo, nel tentativo di riprendere la relazione, aveva iniziato a perseguitare, letteralmente la ex, con aggressioni verbali e fisiche, tra cui, appunto, un tentativo di strangolamento avvenuto in presenza della figlia minore nella casa in cui avevano coabitato e dove lui era tornato con la scusa di voler affrontare dettagli sul rapporto. C’erano state inoltre continue telefonate, messaggi, pedinamenti. Il processo riprenderà il 9 gennaio
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