Il fatto
17.12.2025 - 14:04
Hanno chiesto la scarcerazione e gli arresti domiciliari i due giovani di Latina imputati nel processo per il tentato omicidio avvenuto nel quartiere dei pub di Latina la sera del 23 novembre del 2024. Le difese di Francesco Manauzzi e Antonio Iustic, 20 anni, entrambi del capoluogo, hanno presentato un'Istanza di sostituzione della misura cautelare per i propri assistiti che da quasi un anno sono detenuti in carcere.
"Il nostro assistito Manauzzi è giovane ed è in carcere da quasi un anno - hanno spiegato gli avvocati Gaetano Marino e Massimo Frisetti - chiediamo la sostituzione graduale anche con l'applicazione di un braccialetto elettronico, un altro imputato sempre per gli stessi reati e coinvolto nella stessa inchiesta è agli arresti domiciliari come aveva disposto il Tribunale del Riesame".
Anche l'avvocato Giovanni Prisco che difende Antonio Iustic ha chiesto la sostituzione della misura con gli arresti domiciliari. Il pubblico ministero Giuseppe Bontempo, titolare dell'inchiesta, ha espresso parere favorevole alla richiesta delle difese, la parte civile rappresentata dall'avvocato Silvia Siciliano si è opposta. Il collegio penale presieduto dal giudice Gianuca Soana e composto dai giudici Francesca Zani ed Eugenia Sinigallia nei prossimi giorni si pronuncerà. Il processo riprende il 13 gennaio quando saranno ascoltati i genitori di uno dei ragazzi feriti.
I fatti avevano suscitato un profondo allarme sociale. Tre adolescenti erano rimasti feriti a coltellate a seguito di una vendetta. Due gruppi - secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra Mobile di Latina si erano fronteggiati: da una parte la comitiva proveniente dal Colosseo e dall’altra quella del quartiere Q4 a Latina. Oltre ai tre arresti, erano stati indagati a piede libero anche altri 13 giovani tra cui molti minori.
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