La sicurezza degli agenti della Polizia Locale di Latina finisce al centro di un duro scontro istituzionale e sindacale. Le organizzazioni sindacali FP CGIL, attraverso i segretari generali Vittorio Simeone e Marino Marini, hanno inviato una diffida formale e messa in mora al Comune di Latina, indirizzata al sindaco, al direttore generale e al dirigente del Corpo, denunciando una situazione ritenuta “non più tollerabile”.
Secondo quanto riportato nella nota, gli agenti continuerebbero a operare quotidianamente senza i necessari dispositivi di protezione individuale, come giubbotti antiproiettile e kit antitaglio e antipuntura, nonostante le rassicurazioni verbali fornite nel tempo dall’amministrazione comunale. Una condizione che, per i sindacati, rappresenta una grave violazione delle norme regionali e nazionali sulla sicurezza sul lavoro.
«Non c’è più tempo per confronti dilatori – spiegano Simeone e Marini –. Le cronache locali degli ultimi giorni raccontano un contesto operativo sempre più pericoloso. È inaccettabile che le donne e gli uomini della Polizia Locale debbano rischiare la propria incolumità fisica per la mancanza di strumenti fondamentali di autotutela».
La denuncia richiama in modo esplicito il quadro normativo di riferimento. L’articolo 15 del Regolamento Regionale Lazio n. 1/2016 stabilisce infatti che giubbotti antiproiettile e dispositivi antitaglio facciano parte integrante della dotazione obbligatoria degli agenti. A questo si aggiunge il Decreto Legislativo 81/2008, che attribuisce al Comune, in qualità di datore di lavoro, l’obbligo indelegabile di fornire DPI idonei a garantire la sicurezza del personale.
Le sigle sindacali hanno deciso di rivolgersi anche al Prefetto di Latina e al servizio SPRESAL dell’ASL, chiedendo un intervento immediato per il ripristino degli standard di sicurezza previsti dalla legge. Al Comune è stato concesso un termine perentorio di sette giorni per fornire risposte concrete e tempi certi sulla consegna delle dotazioni mancanti.
«In assenza di riscontri – concludono i sindacati – ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica e chiederemo l’intervento ispettivo immediato dell’ASL. La salute dei lavoratori non può essere subordinata a lungaggini burocratiche o a promesse non mantenute».
La nota, definita dagli stessi firmatari come una denuncia pubblica, accende così i riflettori su una condizione di rischio che coinvolge direttamente il Corpo di Polizia Locale di Latina, aprendo un fronte destinato ad avere sviluppi anche sul piano giudiziario e amministrativo.
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