Alle Poste col documento falso, torna in libertà dopo la Direttissima
04.04.2017 - 09:25
Ritorno in libertà in attesa della prossima udienza. È questo quanto accaduto nella giornata di venerdì al 46enne di Ardea che, durante la scorsa settimana, era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Pomezia in quanto aveva tentato di aprire un conto corrente postale con un documento falso.
Nel primo giorno del weekend appena concluso, infatti, nel Tribunale di Velletri è stato celebrato il processo per direttissima: in tale sede, l'avvocato difensore del 46enne ha chiesto e ottenuto dal giudice i termini a difesa. Di conseguenza, l'arresto è stato convalidato e, in attesa della prossima udienza, l'ardeatino è tornato in libertà.
Nel prossimo capitolo giudiziario di questa vicenda, dunque, il 46enne dovrà difendersi da quanto contestato dopo le indagini dei carabinieri coordinati dal capitano Luca Ciravegna.
In particolare, nella giornata di giovedì scorso, l'uomo è entrato nell'ufficio postale di via Spoleto, con l'obiettivo di aprire un conto corrente sul quale versare alcuni assegni. All'atto di esibire un suo documento, ha mostrato una carta d'identità falsa: insospettito dalla situazione, l'addetto delle Poste ha chiamato i carabinieri che, arrivati in zona, hanno confermato la natura farlocca del documento. «Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza - hanno aggiunto i militari pometini - è stato possibile accertare che l'uomo era in compagnia di due complici che lo attendevano fuori dall'ufficio postale, rintracciati e denunciati dai militari per tentata truffa».
Questi ultimi, un uomo e una donna, sono risultati rispettivamente domiciliati in provincia di Terni e nell'hinterland di Pomezia.
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