Se dovevano servire per la prevenzione, il risultato è stato raggiunto. Il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, per quanto difficile da eliminare del tutto, sembra aver subito una flessione. Almeno nelle zone in cui da un mese esatto sono accese le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale. Eppure non sono mancati i "furbetti" dei rifiuti, evidentemente per nulla intimoriti dagli occhi elettronici. L'attenzione della polizia locale, i cui agenti sono addetti alla supervisione delle immagini e al controllo, si è concentrata su un paio di casi di abbandono illegale di spazzatura. Gli uomini del maggiore Fernando Di Crescenzo stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso per arrivare all'identificazione dei responsabili. Almeno per un episodio a breve scatterà il verbale. Certo, per consentire un controllo reale e costante del territorio sarebbe necessario istituire un'attività di monitoraggio "fisico" con appostamenti da affiancare ai riscontri forniti dalle telecamere. Ma col personale della polizia locale ridotto all'osso e i tanti servizi richiesti ai vigili urbani, si deve cercare di far quadrare conti, turni e prestazioni. 

Ad ogni modo, il dato che emerge dal primo mese di servizio delle telecamere di videosorveglianza è che la prevenzione ha funzionato. Nei 29 siti in cui sono distribuite le oltre cento telecamere, dal centro alla periferia, a parte le due situazioni su cui sono in corso le indagini della polizia locale non si sono registrati episodi di abbandono indiscriminato di rifiuti. Segno che il potere deterrente degli occhi elettronici puntati su strade e piazze sia di giorno che di notte è forte. A tal punto da indurre i furbetti dei rifiuti a desistere dal comportarsi in modo scorretto. Chi viene "pizzicato" dalle telecamere rischia multe parecchio salate.