Le indagini sull'incendio avvenuto attorno alle cinque del mattino di domenica sul lungomare di San Felice Circeo proseguono, ma la pista più accreditata pare sia quella del cortocircuito. Un malfunzionamento dell'impianto elettrico, insomma, avrebbe dato origine alle fiamme che hanno poi devastato lo stabilimento balneare "Il Veliero".
Il fuoco, come ricostruito fino ad oggi, dovrebbe essersi propagato dall'interno. Nel chiosco in quel momento erano attaccati alla corrente due frigoriferi e uno di questi potrebbe essere responsabile dell'ipotizzato cortocircuito. L'allarme è scoppiato attorno alle cinque, quando il rogo era ormai parecchio esteso. L'incendio ha infatti trovato "terreno fertile" tra il legno e la plastica dei tendoni. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, che sono giunti sul posto con la squadra 3 A di Terracina e con un'autobotte proveniente da Latina. Lo spegnimento non è stato semplice, ma alla fine i pompieri sono riusciti ad avere la meglio sul fuoco. I danni causati al chiosco sono però piuttosto ingenti. Una prima ispezione sul posto è stata già effettuata da un ufficiale di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, che non ha trovato tracce che possano far pensare al dolo. Ulteriori accertamenti sono condotti dai carabinieri della Stazione di San Felice Circeo, diretti dalla Compagnia di Terracina.
L'ipotesi più accreditata, come si diceva, resta quella del cortocircuito. Restano anche da quantificare i danni, che comunque sembrano essere abbastanza ingenti.
Proseguono gli accertamenti dopo l'incendio allo stabilimento Il Veliero
San Felice Circeo - I carabinieri stanno indagando per stabilire la causa delle fiamme, resta in piedi anche l'ipotesi del cortocircuito dovuto a due frigoriferi