Un amore talmente travolgente da doverlo sbandierare ai quattro venti, scrivendo ovunque, anche sul marmo del palazzo municipale di Pontinia, "Elisa ti amo". Un atto vandalico, senza se e senza ma, perpetrato da "il Guè": questo il soprannome dell'autore dei graffiti comparsi venerdì sera in piazza Indipendenza. Le scritte attorno alle dieci e mezza di sera erano già lì, muro del Comune, sotto ai portici, sull'asfalto. L'ennesimo inutile scempio che va a sommarsi ai graffiti che per anni si sono accumulati anche attorno gli ingressi laterali del Comune. Senza poi contare la situazione in cui versa la torre idrica, il cui marmo è stato più volte sfregiato, sul retro, dai soliti ignoti. Ora al Comune toccherà ripulire lo scempio e a farne le spese saranno ovviamente le casse pubbliche. Fino ad allora la scritta "Elisa ti amo" continuerà a campeggiare in piazza Indipendenza. Resta da capire se in zona vi siano o meno delle telecamere della videosorveglianza. Gli "occhi" elettronici, infatti, potrebbero aver ripreso l'autore e a quel punto non è detto che allo stesso non possano essere addebitate le spese della pulizia del marmo. Anche perché, trattandosi di un immobile dall'innegabile valore storico, è necessario intervenire con tutte le cautele e le professionalità del caso. Ma poi sarà anche il caso di ragionare in termini di prevenzione, visto che l'inciviltà non conosce limiti. "Il Guè" il messaggio avrebbe potuto scriverlo anche su un banalissimo foglio di carta o su WhatsApp. Di sicuro non sul muro del Comune.