Ha ottenuto gli arresti domiciliari Gianni Giarola, detenuto in carcere nell'ambito dell'operazione Touchdown e che nei giorni scorsi ha scelto la strada del patteggiamento a tre anni e due mesi di reclusione. La richiesta era stata accolta e la posizione processuale per l'ex consigliere comunale di Cisterna si è definitivamente conclusa. L'avvocato Alessandro Paletta che assiste Giarola aveva chiesto al giudice del Tribunale di Latina Laura Matilde Campoli una misura meno afflittiva rispetto al carcere dove era detenuto dallo scorso 11 dicembre e il magistrato alla fine ha accolto la richiesta. La scelta di Giarola di patteggiare è arrivata dopo che il pm Valerio De Luca aveva presentato la richiesta di giudizio immediato cautelare dopo che il Riesame aveva confermato buona parte delle accuse. Diversi imputati stanno puntando ad uno sconto della pena in vista dell'inizio del processo fissato per il 24 maggio. Ha chiesto il patteggiamento l'imprenditore Raffaele Del Prete e Rinaldo Donnini per quest'ultimo però la Procura ha espresso parere negativo.
L'imprenditore Guglielmo Sbandi anche punta ad un rito alternativo così come il funzionario provinciale Amerigo Iacovacci. Le accuse ipotizzate dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia e che sono contestate a vario titolo nei confronti degli imputati sono quelle di corruzione e poi anche di turbativa d'asta.
L'inchiesta
Operazione Touchdown, Giarola ottiene gli arresti domiciliari
Latina - Il processo inizierà il 24 maggio, diversi imputati scelgono riti alternativi