Si chiamava Marian Robert Neacsu il 22enne operaio d'origine romena e residente a Pomezia che, ieri mattina (23 febbraio 2019), ha perso la vita ad Anzio, in una azienda che si trova in via Taglio delle 5 Miglia, nella zona di Padiglione.
L'incidente, che ha visto l'uomo cadere e vedersi rovinare addosso un piccolo cassone, è ora analizzato nel dettaglio dai carabinieri della Compagnia di Anzio che, diretti dal capitano Lorenzo Buschittari, stanno conducendo le indagini. Al contempo, la Procura della Repubblica di Velletri ha disposto l'autopsia sulla salma dell'uomo, al fine di capire bene le cause del decesso.
Intanto, nelle scorse ore sono arrivati alcuni messaggi di vicinanza alla famiglia e di riflessione sull'ennesimo incidente sul lavoro avvenuto a sud di Roma.
Il primo è stato quello del sindaco di Anzio, Candido De Angelis: «Sono vicino al dolore della famiglia dell'operaio ventiduenne, di origine romena, che ha perso la vita in un incidente sul lavoro ad Anzio. La morte di questo ragazzo, mentre stava lavorando, lascia la nostra comunità sgomenta e senza parole. Le morti bianche, che purtroppo sono in costante aumento, rappresentano un vero e proprio dramma nazionale, rispetto al quale necessita intervenire con assoluta urgenza».
Queste, invece, le parole del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori: «Esprimo profondo cordoglio e vicinanza, da parte mia e del Consiglio regionale del Lazio, alla famiglia dell'operaio rimasto vittima del tragico incidente sul lavoro ad Anzio».
Infine, è intervenuto anche il segretario del Pd di Anzio, Gabriele Federici: «La morte del giovane operaio romeno a Padiglione, nel suo luogo di lavoro, una azienda di packaging, oltre a colpirci e addolorarci profondamente, impone come Partito Democratico ad Anzio una particolare attenzione al tema della sicurezza nei posti di lavoro. Siamo la forza politica che a livello nazionale più ha fatto nella scorsa legislatura per potenziare gli strumenti per contrastare le morti bianche e soprattutto per dare alle aziende che vogliono investire nella sicurezza, anche gli adeguati strumenti fiscali. Ora a livello nazionale, forse il clima è cambiato, in peggio. Non parlo soltanto da persona di sinistra, ma da comune cittadino rimango vicino sempre ai lavoratori e alle giovani generazioni. Prendere atto di una morte sul lavoro qui da noi spezza il cuore. Denunciare il fatto e chiedere chiarimenti rimane quanto minimo possiamo fare da forza di opposizione sul territorio».
Ancora un incidente sul lavoro a sud di Roma: questa mattina (23 febbraio 2019), infatti, un giovane operaio di 22 anni, d'origine romena e residente a Pomezia, è morto mentre scaricava dei pacchi di carta da riciclare da un cassone più piccolo a uno più grande, con l'ausilio di un muletto.
I fatti sono avvenuti in una azienda di via Taglio delle Cinque Miglia, ad Anzio: l'uomo, stando alle prime ipotesi, sarebbe caduto da solo, con il cassone più piccolo che poi lo avrebbe travolto, non lasciandogli scampo.
Inutili, purtroppo, i soccorsi di alcuni colleghi accorsi poco dopo la tragedia e dell'automedica del 118: l'uomo è morto sul colpo.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Anzio che, agli ordini del capitano Lorenzo Buschittari, stanno cercando di ricostruire quanto accaduto nella fabbrica.
Il corpo dell'uomo, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Velletri, è stato portato nell'ospedale di Tor Vergata, a Roma, dove sarà effettuata l'autopsia.
di: Francesco Marzoli