Stanotte gli specialisti dei furti hanno tentato l'ultimo assalto di una lunga serie agli incassi di un supermercato e lo hanno fatto a due passi dal centro di Latina: lasciandosi dietro la solita scia di danni ingenti, i ladri hanno sradicato la cassaforte del Conad di via Ezio e non si sono fatti scrupoli a speronare una pattuglia della Squadra Volante che li stava braccando. I banditi sono riusciti a dileguarsi a piedi tra i campi nella periferia del capoluogo, ma hanmo dovuto lasciare tutto, un bottino che supera i 30mila euro.
Ancora una volta l'allarme non ha funzionato, probabilmente perché la banda di scassinatori è attrezzata di tutto punto, compreso un disturbatore di frequenze utilizzato per neutralizzare gli antifurti. Sono stati alcuni cittadini, svegliati dal trambusto, ad allertare il 113 poco dopo le 2: i soliti ignoti stavano devastando l'ingresso del negozio, prima con un tombino, poi con uno dei mezzi impiegato come ariete per sradicare infine la cassaforte e trascinarla fuori con una grossa catena.
Quando i poliziotti sono piombati in via Ezio,  i ladri stavano uscendo dal supermercato con la cassaforte a bordo di un furgoncino Opel Combo rubato: l'inseguimento è durato poche centinaia di metri, perché i ladri all'altezza della rotatoria tra via Ezio e via Terenzio hanno urtato con violenza l'auto pattuglia della Polizia prima di saltare giù dal mezzo per scappare a piedi verso il vicino canale delle Acque Medie. Erano in due, mentre i loro complici, a bordo di una vecchia Alfa Romeo 164, uscendo dal parcheggio del supermercato, alla vista della "pantera" della Questura, avevano imboccato la strada senza uscita adiacente al Conad, via Enea, dove hanno abbandonato la vettura rubata per dileguarsi a piedi, anche loro lungo il canale.
Per gli accertamenti tecnici sono poi intervenuti gli specialisti della scientifica che hanno passato al setaccio i mezzi in cerca di tracce utili all'identificazione dei ladri. Gli investigatori sono da settimane sulle tracce di una banda che colpisce con ritmi sempre più incalzanti in una vasta area della provincia: sono le modalità della loro azione a collegare i furti tra loro. Certamente si tratta degli stessi ladri che venti giorni fa si sono schiantati sulla Pontina mentre scappavano con la cassaforte appena rubata al Conad del centro Le Torri.