E' stato fissato per il prossimo 3 luglio davanti al Collegio Penale del Tribunale di Latina il processo nei confronti dei 10 imputati, tutti originari di Napoli, accusati di associazione per delinquere per i furti a raffica messi a segno in mezza Italia, tra cui molti colpi sono stati registrati a Latina e provincia. Dopo che il pm Simona Gentile ha chiesto il giudizio immediato cautelare alla luce anche del pronunciamento del Tribunale del Riesame che aveva mantenuto inalterate le esigenze cautelari così come il quadro indiziario ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile che avevano condotto le indagini. Gli accertamenti erano scattati dopo il 14 ottobre del 2017 in via Palermo a Latina, quando era morto Domenico Mimmo Bardi, ucciso a colpi di pistola dal figlio del proprietario di una abitazione. Al termine degli accertamenti la polizia aveva contestato ai ladri seriali specializzati nei furti in trasferta l'associazione per delinquere. Non è escluso che alcuni degli imputati scelga il rito abbreviato, godendo così della riduzione di un terzo della pena oppure possa anche scegliere la strada del patteggiamento. In tutta Italia sono quasi cento i furti contestati alla banda che usava un modus operandi preciso per entrare in azione: la tecnica era quella dei numeri di targa dei veicoli dei proprietari delle abitazioni da svaligiare.