Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due indagati, arrestati nell'ambito dell'operazione Selfie, sottoposti ad una misura restrittiva richiesta dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Antonino Foti. Alfredo Celani e Massimiliano Tartaglia, sono stati ascoltati per rogatoria dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone e hanno scelto la strada del silenzio, come era prevedibile. Celani, difeso dall'avvocato Alessia Vita si è limitato a professarsi innocente, anche Tartaglia, rappresentato dall'avvocato Cristiano Montemagno, ha scelto la strada del silenzio avvalendosi della facoltà. L'operazione condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, aveva portato a contestare una serie di accuse, a partire dal vincolo associativo finalizzato alla coltivazione, detenzione, trasporto e cessione di grandi quantità di sostanze stupefacenti e in particolare di marijuana. L'audizione si è svolta in carcere a Latina e gli atti sono stati successivamente inviati al gip del Tribunale di Reggio Calabria, competente per territorio.
Nei prossimi giorni invece saranno ascoltati gli altri due indagati che invece sono sottoposti alla misura restrittiva degli arresti domiciliari.
Il caso
Operazione Selfie, Celani e Tartaglia si avvalgono dal gip
Latina - Gli atti dal Tribunale di Latina inviati a Reggio Calabria competente per territorio