Al termine della camera di consiglio il giudice ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell'uomo di 43 anni di Latina che deve rispondere dei reati di violenza sessuale e lesioni e poi anche di rapina. I fatti sono avvenuti tra il novembre del 2018 il marzo del 2019. A chiedere il rinvio a giudizio, una volta che erano terminate le indagini era stato il Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e ieri in aula il pm Andrea D'Angeli, dopo aver ricostruito i fatti che avevano portato all'arresto dell'uomo, ha chiesto il processo; una prospettazione accolta dal gup. Secondo quanto contestato l'imputato ha obbligato la compagna ad avere rapporti sessuali con minacce di morte, prospettando gravi conseguenze in caso di diniego. «Assoggettava la donna e i figli ad un regime vessatorio - ha sottolineato il pm - da rendere impossibile ogni forma di civile convivenza, costringendo i propri familiari a trovare rifugio in una casa famiglia». Tra le altre accuse anche un altro episodio quando l'imputato ha obbligato la donna ad assumere cocaina e poi anche una rapina. Il processo ad ottobre. E' difeso dagli avvocati Alessandro Mariani e Maxime Rocca.