«Ritengo sussistenti gli elementi di responsabilità a carico degli imputati e chiedo per loro il rinvio a giudizio». E' l'ultimo passaggio ieri pomeriggio dell'intervento del pubblico ministero Valentina Giammaria davanti al giudice del Tribunale Pierpaolo Bortone nell'udienza dell'inchiesta su Globo che vede imputate undici persone, accusate a vario titolo di lottizzazione abusiva ma anche falso. Il magistrato nel corso del suo intervento ha riassunto la perizia tecnica che risale al 2008 e che fa parte del fascicolo e ha posto l'accento sul permesso in sanatoria il numero 833 del 2003 finito al centro dell'inchiesta. Il pm ha ribadito che per 5mila metri quadrati era regolare, per gli altri 3500 invece no.
Secondo il teorema accusatorio, gli imputati hanno partecipato a trasformare un'area agricola e artigianale in un spazio commerciale con relativo parcheggio. Gli inquirenti inoltre avevano messo in luce che il certificato di destinazione d'uso del 2014 rappresentava l'ultimo step urbanistico di un percorso che affondava le radici al 2003 con il primo permesso a costruire; un successivo atto di certificazione di legittimità del permesso risaliva invece al 2008 e un'altra autorizzazione era stata rilasciata nel 2009, senza dimenticare un ulteriore permesso in variante nel 2013.