Aveva provocato una lunga scia di commenti, sui social network, il video dell'agente della Polizia Locale che fermava la banda degli alpini in piazza del Popolo durante i festeggiamenti per il decennale dell'adunata nazionale, ma alcuni utenti del web si erano spinti un po' troppo oltre la decenza, scadendo nella denigrazione del Corpo di polizia comunale. Sono in tutto una ventina le persone indagate appunto per gli insulti pubblicati tra i social network, in seguito all'opera di censimento dei commenti denigratori svolta dalla stessa Polizia Locale che aveva poi inoltrato alla Procura un'informativa sull'accaduto. In seguito gli inquirenti hanno delegato gli accertamenti del caso alla Polizia Postale che si sta occupando di definire le operazioni di identificazioni attraverso i profili utilizzati dai vari utenti. Successivamente era emerso che quello ripreso dal filmato era un gesto compiuto per motivi di sicurezza, perché il corteo stava uscendo dalla zona pedonale al di fuori del percorso stabilito, ma l'episodio aveva generato stupore e ilarità, finendo per essere sfruttato da coloro i quali covano odio per le divisa e non hanno mancato l'occasione per dimostrarlo.