Regione Lazio
22.07.2025 - 14:20
La Corte dei Conti ha approvato ed emesso il giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024. Per il terzo anno consecutivo la Regione Lazio non ha contratto un nuovo debito, con una forte risoluzione, nell'ultimo anno, dell'indebitamento di oltre 1,5 miliardi.
«Siamo in una fase nuova, non più sopravvivenza ma di sviluppo. C'è un recupero di credibilità tecnica, abbiamo recuperato uno spazio politico, vogliamo trasformare questo risanamento in un miglioramento della qualità della vita. Il bilancio 2024 ci restituisce una Regione più solida», ha commentato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Poi ha aggiunto: «È una Regione che è assolutamente in via di guarigione, è un cambio di passo notevole rispetto alla situazione che avevamo ereditato due anni e mezzo fa, tutti gli indicatori anche sottolineati dalla Corte mi sembra che chiariscano quanto è migliorata la situazione contabile della Regione Lazio e quanto poi soprattutto, consentitemi in questo un ringraziamento all'assessore Giancarlo Righini, ma non solo, al personale che dietro lui che lavora in maniera preziosa e professionale, ha consentito anche la riduzione dell'indebitamento, non c'è nuovo indebitamento».
I giudici, secondo quanto riportato da Agenzia Nova, hanno parificato i rendiconti ad eccezione di due capitoli minori che, però, sono in via di risoluzione. La Regione ha accertato entrate per 20.476.221.786,08 euro ed impegnato spese per 19.789.179.812,33 euro, registrando un saldo positivo della gestione di competenza. Le dimensioni finanziarie del bilancio regionale nell’esercizio 2024, espresse in termini di accertamenti d’entrata e impegni di spesa, sono appena al di sotto della media quinquennale di tali grandezze. Nell’esercizio 2024 la spesa per investimenti ha registrato il valore massimo del quinquennio 2020 – 2024, sia in termini di impegni, pari ad 1.259.791.895,62 euro, che di pagamenti in conto competenza, pari a 587.096.906,96 euro. Per finanziare la spesa, si sottolinea nella relazione di Siragusa, la Regione, «non ha fatto ricorso all’indebitamento, ma a risorse di bilancio, fondi unionali e Pnrr. Una particolare attenzione è stata dedicata alla tassa automobilistica la cui gestione, nei più recenti esercizi, aveva evidenziato elementi di criticità in riferimento alla riscossione coattiva, la cui inefficienza stava determinando un importante fenomeno di accumulo di residui attivi ed una corrispondente crescita, di significativa consistenza finanziaria».
Per quanto riguarda il debito finanziario, il 2024 rappresenta il terzo esercizio consecutivo in cui la Regione non ha contratto nuovo indebitamento. Pertanto, il debito residuo al 31 dicembre 2024 si è ridotto a 21.466.306.651,51 euro. Infine, nell’esercizio 2024 la tassa automobilistica ha registrato accertamenti d’entrata pari a 1.058.452.364,80 euro, parte dei quali sul capitolo dedicato alla riscossione ordinaria e l’altra parte sul capitolo dedicato alla riscossione coattiva. La tassa in esame rappresenta, per dimensioni finanziarie, la quinta entrata del bilancio della Regione Lazio. Nel 2024, il capitolo dedicato alla riscossione coattiva ha registrato una bassa capacità di riscossione in conto competenza, pari al 32,67 per cento dell’accertato, ed una riscossione in conto residui sostanzialmente assente, pari allo 0,0000054 per cento, con incassi di soli 3.217,88 euro. Il fenomeno di evasione della tassa automobilistica ha iniziato a manifestarsi nell’esercizio 2022 e risulta peggiorato nel 2024.
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