L'appuntamento
29.06.2025 - 11:00
Le ‘semplici gioie’ che promette Greg Burk in occasione dell’apertura ufficiale della ventunesima edizione del Jazzflirt Festival ai ritmi del suo album “Simple Joys” (la sera del 13 luglio) confermano l’audacia del pianista americano da anni residente a Roma, e il suo stile originale. Greg Burk ama fondere da sempre innovazione e improvvisazione e lo fa con raffinatezza e lo sguardo rivolto verso un nuovo senza eccessi, da vero sperimentatore di classe. A Formia in formazione quintetto, si esibirà nell’Area Archeologica Caposeleaccompagnato dal sax soprano e contralto di Daniele Tittarelli; dalla chitarra elettrica e acustica di Andrea Molinari, dal contrabbasso di Jacopo Ferrazza e dalla batteria acustica ed elettronica di Reinaldo Santiago.
La rinomata rassegna dedicata da oltre due decenni alla musica jazz sarà scandita da una programmazione di alto livello, e da quest’anno - anticipa Gerardo Albanese, esponente prezioso e ‘storico’ del sodalizio dedito sin dalla nascita alla diffusione della cultura musicale - da una 'Call for Artists' rivolta ai giovani musicisti del territorio: “Durante una residenza artistica - spiega Albanese -, il 28 agosto gli artisti coinvolti svilupperanno un progetto creativo originale che sarà presentato al pubblico in un concerto conclusivo. L’ensemble partecipante è composto da Paolo Zamuner al pianoforte e tastiere, Gioanluca Manfredonia al vibrafono, Luca De Siena, elettronica e synth, Alessandro Forte alla batteria e alle percussioni».
Ad accompagnarci a quella data, i tre concerti del festival.
Dopo Greg Burk, il 29 luglio sempre a Caposele arriva infatti il progetto vincitore del Top Jazz 2010 quale miglior album e formazione. Sotto i riflettori il Tinissima Quartet capitanato da Francesco Bearzatti in “X (Suite for Malcolm), un lavoro non facile dedicato al leader della protesta nera negli Stati Uniti qui raccontato attraverso un viaggio musicale che si apre ad atmosfere liriche, sonorità più rock, dance, hip hop, Il progetto multimediale prevede la proiezione dal vivo delle illustrazioni di Francesco Chiacchio durante l'esecuzione dei brani. In occasione del centenario della nascita di Malcolm X, l’opera è stata riproposta anche in versione vinile - ricorda JazzFlirt -. Una suite intensa, multiforme, un tributo appassionato alla figura di un personaggio che Bearzetti considera “uno degli uomini più intelligenti e più attivi che abbiano mai contribuito a cambiare l’aspetto sociale degli afroamericani”. Bearzatti sarà affiancato da Giovanni Falzone, tromba e voce; Danilo Gallo, basso elettrico e acustico; Zeno de Rossi, batteria e percussioni.
Giovedì 31 luglio la scena passa al giovane talento turco Hakan Başar. Classe 2004, Hakan è già considerato un vero fenomeno. E lo è. Pensate che Chick Corea ascoltandolo suonare il pianoforte quando Başar aveva 12 anni, esclamò: “La successione è assicurata!”. Con lui, in scena, Michelangelo Scandroglio al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. L’ingresso a tutti i concerti ha il costo di 10 euro, l’abbonamento di 20.
Ingresso libero alla Call for Artists.
Infoline: 3395769745 - 3386924358.
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