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Il fatto

Pedemontana, qualcosa non va

Il Ministero dell’Ambiente ha inviato all’Anas una serie di richieste di chiarimenti prima di avallare la valutazione di impatto ambientale

Formia vuole  la bandiera blu
Il Ministero dell’Ambiente ha sollevato una serie di eccezioni sul progetto della Pedemontana e, ai fini della valutazione di impatto ambientale, chiede plurime delucidazioni tecniche. Intanto «la caratterizzazione dello scenario di base risulta incompleta relativamente alla fauna e all’avifauna presente e migrante, si richiede di approfondire la documentazione». Circa la compatibilità complessiva dell’opera «le analisi volte alla previsione degli impatti sono carenti nella descrizione degli effetti potenzialmente indotti in relazione alla perdita di habitat delle componenti faunistiche e avifaunistiche». Sempre il Ministero chiede la valutazione degli impatti derivanti dai mezzi utilizzati nei cantieri: «... si richiede al proponente (Anas ndc) di verificare la correttezza dei fattori di emissione utilizzati.... In generale si riscontrano, anche nelle zone dove non si prevedono superamenti dei valori limite, incrementi quantitativi rilevanti e non trascurabili dalle attività di cantiere». Ma il vero bubbone difficile da superare è un altro: «La principale criticità idrogeologica riguarda l’eventuale interferenza dell’opera con la sorgente Mazzoccolo. Al riguardo, si segnala che, a pagina 750 della Relazione illustrativa sulle indagini geognostiche e geofisiche viene riportato: ‘…si rendevano necessari anche ulteriori approfondimenti sull’acquifero regionale che alimenta la Sorgente Mazzoccolo e le opere di galleria previste’ e che tali approfondimenti non sono presenti nella documentazione presentata. Si richiede al proponente di fornire una più approfondita disamina della criticità che quantifichi l’eventuale interferenza dell’opera sul deflusso idrico sotterraneo della sorgente».

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