Il fatto
29.06.2025 - 21:00
«A Formia si spendono quasi 6mila euro a testa ogni anno in gioco d’azzardo. Una cifra impressionante, che ci colloca tra i primi cinque comuni in Italia. Numeri alti anche in tutto il comprensorio, con una forte incidenza del gioco online». Sono le parole di Luca Magliozzi, il consigliere comunale del Partito Democratico che annuncia di aver presentato una mozione in Consiglio con l’obiettivo di restituire centralità politica e amministrativa a questo tema. Tema su cui la Caritas di Gaeta, da anni, tiene un tavolo permanente di contrasto all’azzardo e insieme a tante realtà del territorio raccoglie dati, promuove iniziative di prevenzione e organizza campagne di sensibilizzazione. «Un lavoro, quello di Don Alfredo Micalusi e di altre realtà - spiegano dal PD -, importante ma che continua a restare ai margini del dibattito politico cittadino. Per questo chiediamo di riprendere il regolamento comunale approvato nel 2014, rimasto a lungo bloccato da ricorsi, poi superati con la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, per aggiornarlo e renderlo finalmente operativo. Quella sentenza ha chiarito un principio importante: un Comune può intervenire e regolamentare».
Adesso, per i Dem di Formia, serve fare un passo in più: «aggiornare quel regolamento per affrontare anche le nuove forme di azzardo, a partire dal gioco online e dal rischio crescente tra i minori». La mozione impegna l’Amministrazione a sostenere il lavoro del Tavolo sull’azzardo, a promuovere progetti nelle scuole, a sostenere le attività “No Slot” e a costruire percorsi di prevenzione. Chiediamo inoltre maggiore attenzione alle politiche giovanili, perché offrire alternative reali ai ragazzi significa prevenire sul nascere il rischio di ludopatia. «Chi cade nella spirale dell’azzardo non può essere lasciato solo. Per questo proponiamo il coinvolgimento del Consorzio Socio-Sanitario LT/5 in un progetto di presa in carico integrata, che affronti la ludopatia sul piano sanitario, economico e familiare. Uno sportello comprensoriale che offra un presidio stabile di ascolto e supporto per chi vive questa condizione. Sappiamo anche che dietro l’azzardo c’è spesso la mano della criminalità organizzata, che utilizza il gioco per riciclare denaro e controllare il territorio. Inoltre, l’indebitamento legato al gioco spinge spesso le persone nelle mani degli usurai. Per questo, contrastare la ludopatia significa anche combattere infiltrazioni criminali e usura».
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