Rifiuti, via all’istruttoria sulla gestione in house

La gestione in house del servizio è ancora valida, al di là di ogni altra considerazione sulla gestione? Passato come un parere tecnico sul piano industriale, in realtà c’è un quesito filosofico dietro l’ultima valutazione chiesta dalla giunta Municipale. Ecco come viene richiamata, testualmente, dal dirigente del Settore ambiente Giuseppe Viscogliosi: «... considerato che questo Settore deve procedere alla valutazione ed approvazione del Piano Industriale della società FRZ srl, nonché valutare le eventuali ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di un’efficiente gestione del servizio, illustrando i benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, con riguardo agli investimenti, alla qualità del servizio, ai costi di servizi per gli utenti, all’impatto sulla finanza pubblica, nonché agli obiettivi di universalità, socialità, tutela dell’ambiente e accessibilità dei servizi, anche in relazione ai risultati conseguiti in eventuali pregresse gestioni in house della medesima società, così come previsto dal D.Lgs 201/2022».

Insomma si tratta di una radiografia profonda dovuta al fatto che «l’amministrazione comunale ha dato indirizzo al Settore V Lavori Pubblici e Ambiente di avviare apposita istruttoria per verificare le condizioni di fattibilità dell’affidamento in house del servizio di igiene ambientale alla società FRZ srl partecipata del Comune». L’istruttoria è dunque corrente ma, come si evince dagli atti pubblicati sul’albo pretorio dell’ente, non è solo una questione di numeri e bilanci bensì di prospettive. E, in fondo, l’attuale esecutivo e il sindaco non hanno mai fatto mistero di preferire la gestione terza del servizio dei rifiuti e in generale di molti altri servizi pubblici, ultimo quello del portierato del Municipio di cui si discute proprio negli ultimi giorni.