Dati e date
14.05.2024 - 15:00
Il piano di risanamento delle casse del Comune di Ponza non convince il giudice istruttore Marinella Colucci, che sta seguendo il procedimento avviato dalla Corte dei Conti di verifica del cronoprogramma quindicinale varato con delibera di consiglio comunale a giugno 2023. A dicembre scorso c’era stata una prima richiesta di chiarimenti cui l’amministrazione dell’isola ha risposto con due memorie, una di gennaio, l’altra di marzo 2024. Ma all’esito dell’esame della nuova documentazione il magistrato istruttore chiede altri dati, perché quanto prodotto è ancora insufficiente, e la fissazione di un’adunanza pubblica. Il punto di partenza di questa storia è il passivo mostruoso, da oltre 13 milioni di euro, dovuto a debiti fuori bilancio e contenziosi a rischio, con circa 4 milioni di euro per il disavanzo dovuto alla revisione straordinaria di residui attivi e passivi. Uno dei nodi più importanti da risolvere riguarda il periodo di risanamento che la delibera di giugno 2023 fissava in 15 anni, ossia fino al 2036, per i debiti a partire dal 2022, dunque se si fa fede sulla delibera i conti non tornano, c’è un anno in meno. Ma i punti più fragili sono altri. Il primo: «... risultano accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità» per 6,4 milioni di euro; «... dall’istruttoria effettuata emerge una rilevante sottostima del Fondo anticipazione liquidità fino al 2021... mentre per il 2022 risulta un accantonamento lievemente superiore al dovuto». C’è poi un capitolo che riguarda i rischi finanziari per l’ente legati ai contenziosi: tra il 2015 e il 2021 non sono stati registrati accantonamenti a tale titolo; nel 2022 il fondo rischi schizza a 4,5 milioni di euro «sulla base della ricognizione di circa 80 controversie, di cui viene riportata controparte, estremi del giudizio, oggetto, valutazione del rischio soccombenza e importo da accantonare, senza però l’’indicazione della singola controversia... che costituisce il parametro di base per effettuare la quantificazione dell’accantonamento». Questo elemento incide direttamente sul piano di riequilibrio ed è uno dei motivi per cui l’istruttoria della Corte dei Conti viene definita incompleta e di difficile definizione. Il pasticcio contabile sta contaminando l’attuazione del Pnrr. L’isola di Ponza ha avuto finanziamenti per progetti da oltre 16 milioni di euro. Dall’esame della documentazione depositata emergono «discrasie in ordine ai progetti finanziati con risorse Pnrr» e riguardano nello specifico la piattaforma PagoPa e l’adeguamento sismico della scuola «Cavatella».
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