Il fatto
07.09.2024 - 11:00
Un insospettabile operaio cinquantenne di Latina, Robin Terella, è finito in manette perché in casa nascondeva un’ingente scorta di sostanze stupefacenti, oltre 25 chili tra cocaina, hascisc e marijuana, oltre a diverse munizioni e persino due giubbetti antiproiettile. Prima del ritrovamento della droga però l’uomo ha cercato di evitare il controllo, reagendo con violenza all’intervento dei poliziotti della Squadra Mobile, fino a farsi del male da solo: dopo l’arresto è stato necessario il suo trasferimento in ospedale, dov’è rimasto ricoverato in osservazione breve, piantonato dagli agenti della Questura, fino alla tarda mattinata di ieri quando è stato dimesso e associato presso il carcere del capoluogo pontino. Assistito dall’avvocato Antonio Fratini, oggi sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario.
L’operazione rientra in una più ampia attività di monitoraggio degli ambienti della malavita latinense, compiuta dagli investigatori del questore Fausto Vinci per contrastare innanzitutto il traffico di droga, ma anche tutti quei reati connessi che possono trasformarsi in fenomeni criminali pericolosi per la pubblica sicurezza. In questo contesto i poliziotti della Seconda Sezione della Squadra Mobile diretti dal vice questore aggiunto Mattia Falso avevano maturato una serie di sospetti su Robin Terella, latinense di 51 anni. Poteva essere considerato un vero e proprio insospettabile, impiegato in un’azienda farmaceutica nella zona di Latina Scalo, ma le sue frequentazioni avevano destato l’attenzione della Questura.
Sulla base di quei sospetti la Procura aveva autorizzato i poliziotti della Squadra Mobile a compiere una perquisizione in casa dell’operaio, che tuttavia da qualche tempo aveva limitato i suoi spostamenti, rendendosi spesso irreperibile. Dalla Questura fanno sapere che per rintracciarlo sono serviti una serie di appostamenti: i detective lo avevano rintracciato mercoledì sera mentre attraversava la città in auto e lo avevano bloccato per un controllo. Ma quando l’uomo aveva capito che gli agenti lo stavano portando a casa per l’ispezione domiciliare, si è trasformato in una furia, tentando di aggredirli con una sorta di uncino artigianale. Agitandosi, ha finito per procurarsi delle lesioni che hanno richiesto appunto il suo trasporto in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti.
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