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Il caso

Uccise il compagno della madre: oggi il processo per D’Atino

L’imputato è accusato anche del tentato omicidio della mamma. Il movente sarebbe riconducibile ad una lite per denaro

Uccise il compagno della madre: oggi il processo per D’Atino

Inizia questa mattina il processo nella Corte d’Assise del Tribunale di Latina nei confronti di Luigi D’Atino, 34 anni, di Priverno imputato per omicidio volontario e tentato omicidio. La mattina dello scorso 29 novembre a Priverno in via Madonna del Calle, ha tentato di uccidere la madre Adele Coluzzi, 57 anni, miracolosamente scampata all’aggressione ma rimasta gravemente ferita. E poi ha ucciso il nuovo compagno della donna: Germano Riccioni, 49 anni.

Il movente sarebbe riconducibile ad una lite degenerata, la scintilla sarebbe stata innescata da una richiesta di denaro di D’Atino per acquistare la droga. L’imputato aveva colpito la vittima prima con un’anfora e poi con un tubo di metallo. Il 34enne era stato arrestato immediatamente dai Carabinieri della stazione di Priverno, intervenuti insieme al Norm di Terracina e agli uomini del Nucleo Investigativo di Latina.

Nell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Mario La Rosa, il presunto responsabile si era avvalso della facoltà di non rispondere. Dagli accertamenti e dalla ricostruzione dei fatti è emerso che i rapporti tra D’Atino e Riccioni non fossero buoni e le liti tra le mura domestiche fossero sempre più frequenti.

Dopo la morte del marito (avvenuta tre anni fa in un incidente stradale), Adele Coluzzi aveva iniziato a frequentare Riccioni, quella mattina D’Atino lo ha ucciso al termine di una feroce aggressione. E’ stata un’escalation, i vicini sono stati svegliati dalle grida: la donna è stata colpita al volto con un tubo e un vaso e subito dopo il figlio ha ucciso Riccioni. Sono volati calci, pugni e un’anfora e per l’uomo non c’è stato niente da fare. D’Atino era conosciuto alle forze dell’ordine e ai servizi sociali di Priverno, era stato denunciato anche dallo zio per l’occupazione di un appartamento in centro, nonostante l’immobile non avesse un regolare allaccio di acqua ed energia elettrica.

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