Il report
10.12.2025 - 17:00
Il Piano nazionale esiti 2025 diffuso da Agenas traccia un quadro aggiornato della qualità dell’assistenza ospedaliera in Italia, evidenziando un divario ancora marcato tra le strutture del Nord e quelle del Sud. Pur non essendo una classifica ufficiale, il documento utilizza 218 indicatori per valutare oltre mille strutture ospedaliere, offrendo un quadro dettagliato delle performance cliniche su base nazionale e regionale.
Nella comparazione generale a livello italiano emergono soprattutto ospedali del Centro-Nord. Tuttavia, un’analisi per singoli ambiti clinici restituisce un quadro più articolato, in cui anche il Lazio — e in particolare la provincia di Latina — raggiunge risultati di rilievo.
Le aree considerate includono cardiologia, neurologia, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, ambito osteomuscolare e nefrologia. Proprio negli ambiti oncologico e ortopedico arrivano le migliori conferme per il territorio pontino.
Nella chirurgia oncologica, tra le strutture che ottengono indicatori particolarmente positivi compare infatti il presidio ospedaliero nord di Latina, affiancato a livello regionale dai poli di eccellenza romani come Gemelli, Umberto I, Sant’Eugenio e Isola Tiberina. Un risultato importante per uno dei settori più delicati dell’intero sistema sanitario.
Ancora più rilevante è il dato relativo all’ambito osteomuscolare: l’Icot di Latina si conferma tra i centri con le performance migliori dell’intera regione, e con lui emerge anche l’ospedale di Aprilia, una presenza significativa in uno scenario che comprende strutture di riferimento nazionale come San Giovanni Addolorata, Cto Alesini, Campus Bio-Medico, Tor Vergata e Pertini.
A livello regionale, ottimi risultati arrivano anche da Roma per altre specialità: San Camillo Forlanini e Sant’Andrea nell’ambito cardiologico; il San Filippo Neri, il policlinico Gemelli, Frosinone e Viterbo nell’area neurologica.
Il rapporto individua inoltre 68 strutture italiane che hanno migliorato i propri indicatori rispetto alle precedenti analisi. Tra queste figura ancora una volta l’Icot, segno di un trend costante e di un percorso evolutivo positivo.
Il quadro generale resta quello di un’Italia sanitaria a velocità differenti, con un vantaggio strutturale del Nord. Tuttavia, il Lazio — e in particolare Latina — si conferma terra di competenze cliniche qualificate, capaci di generare risultati riconosciuti anche a livello nazionale.
Per il territorio pontino, dunque, un segnale importante: oltre a confermare buone pratiche già avviate, i dati Agenas indicano margini di consolidamento e sviluppo che possono rendere Latina sempre più protagonista nel panorama sanitario regionale.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione