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Il caso

Rio Martino, per il dragaggio soluzioni ancora lontane

L’amara verità è emersa oggi in Commissione Trasparenza: mancano le risorse per l’intervento chiesto dai diportisti

Rio Martino, pubblicato l'Avviso per la concessione demaniale

Il dragaggio di Rio Martino resta un vero e proprio percorso a ostacoli. I soldi del finanziamento non sono ancora disponibili e dunque le speranze per i diportisti sono nuovamente al lumicino. E’ in sintesi quanto emerso questa mattina dalla commissione Trasparenza convocata dalla presidente Floriana Coletta per provare a fare luce su una vicenda che si trascina da anni senza soluzione. «Abbiamo acceso un faro su un problema che merita risposte e sulle condizioni drammatiche vissute dai pescatori. Nel farlo la commissione di oggi ha riunito i rappresentanti delle istituzioni competenti e ha ascoltato i pescatori con l’obiettivo di fare luce sui nodi del problema, sugli ostacoli e sui ritardi» ha commentato la presidente Coletta.


La commissione è stata l’occasione per gli assessori all’Ambiente Franco Addonizio e alla Marina Gianluca Di Cocco per illustrare ai commissari, ai cittadini che hanno assistito alla seduta in streaming e ai rappresentati del comitato Borgo Grappa e canale Rio Martino che hanno partecipato, dello stato dell’arte degli interventi a Rio Martino. Presenti alla commissione consiliare anche i consiglieri regionali Salvatore La Penna e Adriano Zuccalà, membri della dodicesima commissione del Consiglio regionale del Lazio che ha affrontato la questione.


«Durante la seduta di Question Time che si è tenuta il giorno 18 luglio – ha dichiarato l’assessore Franco Addonizio – avevamo stilato un crono programma degli interventi in progetto per il porto canale di Rio Martino. Purtroppo, però, non abbiamo ricevuto il finanziamento regionale relativo al dragaggio e, per questo, le fasi successive ipotizzate sono al momento bloccate. Al momento siamo in una fase interlocutoria con la Regione alla quale abbiamo chiesto, lo sblocco delle somme per poter poi passare alle fasi successive e che ci ha dato la massima collaborazione. Purtroppo – continua Addonizio – non è possibile procedere ad interventi straordinari né in via emergenziale, come chiarito anche in riunioni straordinarie avute con la Prefettura per affrontare l’argomento la cui risoluzione è a cuore di tutti». Insomma, tutto resta fermo.

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