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Il caso

Vite a rischio per non perdere il treno

Le modifiche di Trenitalia che fanno fermare i convogli lasciano poco tempo per il cambio banchina. Ed è caos

Vite a rischio per non perdere il treno

In fondo basterebbe poco: magari pensare di far fermare i treni sui binari che condividono la stessa banchina. Magari, si potrebbe anche pensare di intervenire sul sottopasso che da sempre ha mostrato le proprie criticità perché troppo stretto e spesso dopo o durante le piogge, inagibile. O magari si potrebbe pensare ad aumentare il tempo tra l’arrivo dei convogli da Nettuno e la partenza di quello per Roma - e viceversa.


Da qualche giorno presso la stazione ferroviaria di Nettuno, si assiste, in particolari orari “caldi”, all’attraversamento dei binari da parte di decine e decine di pendolari. Alcuni convogli infatti, da Nettuno arrivano e si fermano a Campoleone dove, nell’arco di circa 8 minuti, c’è la coincidenza in particolare con il treno per la Capitale. Tutto tranquillo, senza intoppi? Assolutamente no.
Il sottopasso della stazione infatti, è davvero stretto e non riesce a sopportare la mole di pendolari diretti a Roma. Una coda che non scorre di persone in attesa sulla banchina. Ed ecco che in molti decidono di correre il rischio, di mettere a repentaglio la propria vita e attraversare i binari. Sì perché in alcuni orari, i due treni arrivano su binari distanti. Basterebbe probabilmente far coincidere i binari che usano la stessa banchina per ridurre drasticamente disagi e pericoli.

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