Le indagini
29.12.2024 - 09:30
Sarebbe stato un banale diverbio familiare, una discussione nata al telefono in un clima già teso per una serie di liti precedenti, a degenerare nel tentato omicidio di Franco Mengoni di 53 anni, ferito da almeno un colpo di pistola esploso dal figlio Roberto di 28 anni. O almeno questo è quanto emerso all’esito dell’indagine lampo che ha portato all’arresto del ragazzo, rintracciato dodici ore dopo il fatto di sangue consumato in strada, sotto casa sua, in via Appio Claudio Cieco, nel quartiere Campo Boario. Naturalmente si tratta di una ricostruzione poco credibile, basata per ora sul racconto fornito nella tarda serata di giovedì dalla vittima, ma è sufficiente per raffrontare quanto raccolto dagli investigatori della Polizia e procedere col fermo del figlio.
Il diverbio, avvenuto il giorno di Santo Stefano, sarebbe nato da una telefonata tra padre e figlio, già protagonisti di precedenti liti. Franco Mengoni si era recato da Pontinia a Latina per un chiarimento che è degenerato in una violenta lite nell'appartamento del figlio. La situazione è precipitata ulteriormente in strada, dove il ragazzo, dopo aver danneggiato l’auto del padre, ha sparato un colpo di pistola calibro 44 Magnum al torace del genitore, per poi fuggire a bordo della sua auto.
Nonostante il proiettile non abbia colpito organi vitali, le ferite sono state gravi. La Polizia ha raccolto indizi chiari, tra cui cartucce e vestiti sporchi di sangue trovati in casa dell’indagato, oltre a testimonianze dirette. Roberto Mengoni è stato arrestato il giorno seguente. Per la Procura, la dinamica dimostra l’intenzione di uccidere, motivo per cui è stata richiesta la custodia cautelare in carcere.
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