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Il report

Tempi di attesa ridotti al Pronto Soccorso, il Goretti migliora: è secondo nel Lazio

Dai 2.061 minuti di inizio anno si è passati a 792 minuti, ovvero il 62% in meno. Meglio ha fatto solo il San Filippo Neri

Ambulanze bloccate in pronto soccorso

«Il resconto del report è il risultato di un importante lavoro di squadra». Così il Commissario straordinario della Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, ha sintetizzato il dato regionale sulla riduzione dei tempi di attesa nei Pronto Soccorso del Lazio: il presidio di prima assistenza dell’ospedale Goretti ha migliorato in maniera netta i tempi di attesa, risultando secondo soltanto al San Filippo Neri.
Nello specifico, dall’inizio dell’anno ad oggi, si è passati dai 2.061 minuti di gennaio a 792 minuti di dicembre, ovvero il 62% in meno.
Per capire meglio da dove arriva questo importante risultato, abbiamo parlato col primario del Pronto Soccorso dell’ospedale del capoluogo, la dottoressa Rita Dal Piaz: «I numeri premiano nello specifico il lavoro del Pronto Soccorso, ma questo è il risultato di quanto fatto non solo nel nostro reparto, quanto invece a livello ospedaliero - ha sottolineato - Il miglioramento ottenuto parte proprio dal coinvolgimento di altri reparti che hanno collaborato nella gestione dei pazienti, e che beneficia dell’opera svolta dal Bed Managment. Poi, naturalmente, è giusto dare i meriti che spettano al Pronto Soccorso, dove tutto deve funzionare bene, dal lavoro del portantino a quello svolto da chi sanifica stanze e letti, passando per il ruolo degli infermieri, arrivando a quello che compete ai medici».
Proprio il coinvolgimento «dei colleghi di altri reparti» ha dato un ulteriore slancio alla riduzione dei tempi di attesa. «Abbiamo cercato di migliorare la collaborazione - ha aggiunto la dottoressa Dal Piaz - In modo da realizzare la necessaria condivisione del paziente. Poi - lo ripeto - il team del Bed Managment svolge un lavoro fondamentale fornendoci la visione completa dei posti letto disponibili, permettendo di decidere velocemente come muoversi».
Insomma, dal triage parte un lavoro che se viene organizzato bene, passando per le visite mediche successive fino al ricovero, permette di migliorare di molto i tempi di attesa.

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