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Il caso

Violenze sessuali durante la fisioterapia. Concessi gli obblighi di firma

Iniziato il processo a carico del fisioterapista: tre gli episodi che gli vengono contestati

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

Processo rinviato al prossimo 27 marzo e sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella degli obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Questo quanto stabilito ieri, dai giudici del terzo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Mario La Rosa, che hanno aperto il primo che vede imputato il fisioterapista 29enne di Fondi, accusato di plurime violenze sessuali ai danni di pazienti.


Il Tribunale, dopo aver aperto il dibattimento, ha fissato la data del processo per il prossimo 27 marzo, data in cui inizierà l’escussione dei testimoni. Inoltre i giudici hanno accolto l’istanza presentata dall’avvocato Vincenzo Macari, difensore del 29enne insieme al collega Tony Ceccarelli, sostituendo la misura degli arresti con quella più lieve.


Al 29enne - B.M. le sue iniziali - venivano originariamente contestate cinque violenze sessuali, di cui una ai danni di una minore, oltre all’esercizio della professione fisioterapica ritenuto abusivo dalla Procura di Latina. Secondo gli inquirenti, le condotte del 29enne sarebbero avvenute durante la somministrazione di trattamenti di “fisioterapia, crioterapia e pressoterapia”, senza consenso e facendo leva sulle fragilità psicologiche e fisiche delle donne.
Dei cinque capi di accusa per violenza sessuali, tre sono stati già annullati dal Tribunale del Riesame di Roma.

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