Cerca

Dalla Prima pagina

Abc apre la crisi nel centrodestra

I malumori di Forza Italia e Lega esplodono in consiglio e la loro assenza in aula fa saltare il numero legale. Addonizio contestato

Abc alla ricerca di un presidente, che però dovrà lavorare gratis

Ancora una volta la gestione dei rifiuti, fonte da sempre di interessi contrapposti nella storia di Latina, accende la miccia della crisi e lo fa nella maggioranza del sindaco Matilde Celentano. Ieri sette consiglieri comunali, quattro della Lega e tre di Forza Italia, hanno disertato la seduta di consiglio facendo saltare il numero legale in aperto contrasto con la gestione dei rifiuti di sindaco e assessore all’ambiente.

Partono le accuse al vetriolo tra Lega (troppe forzature dell’assessore e prepotenze sulla nomina dei revisori dei conti») e Noi Moderati («La Lega non vuol cedere la delega della gestione del verde in capo a Carnevale») mentre gli azzurri chiedono la gara europea e lamentano la mancanza di confronto. Il sindaco è netto: «Mi rivolgerò ai vertici regionali dei partiti».

Una storia che parte da lontano

Ancora una volta la gestione dei rifiuti, fonte da sempre di interessi contrapposti nella storia della città, accende la miccia della crisi e questa volta lo fa nella maggioranza Celentano. Ieri infatti era prevista una seduta con all’ordine del giorno alcuni punti riguardante l’azienda speciale come la nomina dei revisori dei conti di Abc, ma i consiglieri presenti erano solo undici (compreso Tiero) e il presidente del consiglio comunale ha dovuto dichiarare sciolta la seduta per mancanza del numero legale. Una frattura emersa già nei mesi scorsi, alimentata dalla giunta di venerdì scorso e resa manifesta con la protesta in consiglio comunale. Oltre alla defezione dell’opposizione che ha scelto di uscire dall’aula a pesare in maggioranza l’assenza dei quattro consiglieri della Lega e dei tre di Fratelli d’Italia, i due partiti che già nei giorni scorsi avevano contestato la linea dell’assessore all’ambiente Franco Addonizio sui rifiuti e il futuro della società, con gli assessori Antonio Cosentino e Massimiliano Carnevale che avevano abbandonato la seduta di giunta che ha votato per lo studio sul futuro della società. La Lega in particolare contesta la formula della Multiservizi ma anche le nomine dei revisori dei conti di Abc definendola «un’altra prepotenza portata avanti» mentre Forza Italia vuole l’esternalizzazione del servizio e chiede che sull’Azienda Speciale ABC sia aperto un confronto all’interno della maggioranza. E’ la prima polemica aperta che incide sui numeri del consiglio interna al centrodestra che apre una frattura importante in maggioranza a 18 mesi dall’insediamento della gestione Celentano. 

Lega: troppe forzature da Addonizio e Udc

Lega e Forza Italia hanno spiegato la loro posizione nel pomeriggio: «L’attività politica che da settimane ruota intorno al caso ABC è lontana anni luce da quei principi di trasparenza e lealtà che la Lega ha da sempre utilizzato come cifra stilistica del proprio operato- scrivono i consiglieri comunali della Lega - la Lega non ha cambiato rotta, non ha modificato i suoi obiettivi, ma sta semplicemente proseguendo nel solco della condivisione amministrativa, requisito imprescindibile per una cooperazione politica. Sono mesi che assistiamo a continue forzature da parte dell’assessore Addonizio e dell’Udc (oggi gruppo Noi Moderati), desiderosi di trasformare l’azienda speciale in una multiservizi. In più occasioni abbiamo sollecitato un ragionamento ponderato sul futuro di Abc, senza autonomie e fughe in avanti, ma ad oggi nessuno ci ha convocati o ha radunato intorno al tavolo i cinque gruppi consiliari. Di contro abbiamo una delibera di giunta per dare il via a uno studio tra i diversi modelli alternativi all’azienda speciale, tra l’altro voluta forzatamente approvare nonostante la richiesta di rinvio del vicesindaco Carnevale e un assessore che inneggia alla multiservizi. Ma se ci si dice convinti che la formula della multiservizi possa giovare al futuro della società, perché affidare uno studio? Quello che appare è un pacchetto preconfezionato, qualcosa di deciso che deve essere fatto digerire a chi non la vede alla stessa maniera».

La critica sui revisori
 Altra critica sulla nomina dei revisori dei conti di Abc: «Al riguardo abbiamo chiesto di riaprire i termini dell’avviso pubblico, considerato il poco tempo previsto, la scarsa promozione dello stesso e, di conseguenza, la poca partecipazione da parte dei professionisti. Per la Lega che cita anche «il pasticcio fatto con la nomina di Palmerini al vertice del cda» la situazione emergenziale e di stallo dell’azienda speciale è evidente e «arrivare oggi ad affidare ulteriori servizi come quello del verde pubblico ad Abc significa peggiorare lo stato di salute di un’azienda che da anni non riesce a decollare».

Forza Italia: serve un confronto interno
Netta e senza margine di fraintendimenti anche la posizione di Forza Italia. Scrive in una nota il gruppo consiliare con il coordinatore comunale di Latina, Stefano Cardillo e l’assessore Antonio Cosentino: «Abbiamo appreso sull’azienda speciale da parte dell’assessore Addonizio di decisioni calate dall’alto senza alcuna condi visione con tutte le forze politiche che governano la città. Dall’inizio di questa consiliatura, Forza Italia chiede che sull’Azienda Speciale ABC sia aperto un confronto all’interno della maggioranza». Un confronto necessario per gli azzurri in una maggioranza, come quella che governa il Comune di Latina, formata da partiti diversi. «Parlare di ABC, per noi, significa parlare in primis di servizi che abbiamo il dovere di garantire ai cittadini in modo efficace ed efficiente e decidere come gestire il servizio rifiuti e quali obiettivi raggiungere, significa voltare pagina. ABC, così come è, non funziona. La posizione di Forza Italia su questo è da sempre la medesima: l’esternalizzazione del servizio con una procedura di gara europea. La posizione del resto della maggioranza sembra essere diversa, anche alla luce delle dichiarazioni di Addonizio che sembrano aver già tracciato e definito il percorso da intraprendere, addirittura estendendo lo stesso modello ad altri servizi. Ed è qui che dovrebbe in modo naturale aprirsi un confronto per trovare una sintesi nell’esclusivo interesse dei cittadini. Un confronto in cui siamo sempre stati presenti proponendo soluzioni ed evitando sterili polemiche. A Forza Italia non interessa parlare di governance o nomine, ma pianificare e programmare, in modo oculato, scelte che ricadranno sulle spalle della nostra comunità per decenni». Poi la chiosa finale: «Non accetteremo il tentativo di considerarci figure marginali in una maggioranza in cui i cittadini hanno scelto di votarci».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione