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Il fatto

Ex moglie stalker, pedinamenti in chiesa e al market

Il processo che vede imputata una donna è alle battute finali. Nei giorni scorsi ascoltati gli ultimi testimoni

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E’ giunto alle battute finali il processo che vede una pensionata residente a Latina di 77 anni accusata di atti persecutori nei confronti dell’ex marito un uomo di 82 anni che aveva deciso di denunciarla perchè - come riportato nelle carte dell’inchiesta - non riusciva più a sopportare le condotte aggressive della sua ex. Lo aveva seguito anche in Chiesa a Latina una domenica mattina e in un altro caso al supermercato. Erano state diverse le frasi pronunciate dalla donna all’ex marito: «Sei un fallito, sei un ignorante, sei uno schifoso».

Sono tutte finite nelle carte dell’inchiesta e nel processo che è alle battute finali. Nei giorni scorsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina sono stati ascoltati gli ultimi tre testimoni che hanno ricostruito i fatti che hanno portato la donna al processo. L’istruttoria è stata chiusa e il processo riprende a giugno quando è prevista la sentenza. L’inchiesta che aveva portato alla donna, sottoposta ad un provvedimento restrittivo, era stata condotta dal pubblico ministero Giorgia Orlando, titolare del fascicolo, dopo che l’uomo aveva deciso di denunciare quella che era stata la sua compagna per una vita. Erano stati insieme infatti per oltre 30 anni.


L’imputata è assistita dagli avvocati Alessio Milani e Luigi Pescuma mentre l’ex marito che si è costituito parte civile è rappresentato dall’avvocato Fabio Rossi. I fatti contestati nel capo di imputazione sono compresi tra il luglio del 2019 e il settembre del 2020. Secondo quanto ipotizzato, l’anziana avrebbe chiuso l’ex marito in uno scantinato e nel corso dell’interrogatorio aveva riferito che anche lei era stata trattato in passato allo stesso modo.

Nelle carte dell’inchiesta la parte offesa aveva messo in rilievo che sarebbe stata aggredita e in un caso spintonata dall’ex moglie le cui modalità erano molto aggressive. La vittima degli atti persecutori quando era stato ascoltato dagli investigatori aveva riferito di non aver mai denunciato la donna confidando in un cambiamento. La donna invece aveva sempre sostenuto che anche lei aveva presentato alcune denunce nei confronti del marito ma che erano state tutte archiviate.

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