Il caso
20.02.2025 - 09:30
Dietro ai furti con destrezza registrati con frequenza al mercato settimanale c’era una specialista dei borseggi, una donna di 68 anni che veniva appositamente nel capoluogo pontino, in trasferta da Roma, per derubare con una tecnica sopraffina le clienti delle bancarelle indaffarate negli acquisti.
O almeno lei era una delle più attive martedì mattina, quando è stato necessario un servizio mirato della Questura per porre un freno al fenomeno, odioso, dei furti di borse e portafogli nell’area di via Rossetti. Arrestata da una pattuglia appiedata, e in abiti civili, della Squadra Volante, la donna è comparsa ieri in Tribunale per il processo celebrato con rito direttissimo: a margine della convalida dell’arresto è stata rimessa in libertà, ma per evitare che torni a colpire a Latina, in attesa che venga giudicata, il giudice monocratico ha disposto per lei la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana in caserma per la firma nella capitale, dove vive.
Comparsa ieri in aula, la donna indagata per l’episodio di furto aggravato dalla destrezza tutto sembrava fuorché un’abile borseggiatrice. A smascherare l’apparenza da tranquilla casalinga pensionata, è stata l’interminabile sfilza di precedenti penali, per buona parte inerenti ai borseggi, che ha iniziato a collezionare dalla metà degli anni Settanta. Tant’è vero che il giudice monocratico le ha concesso la libertà, ma ha limitato la sua libertà personale in attesa che venga definita la sua responsabilità nell’episodio di martedì mattina.
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