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Traffico illecito di rottami, un indagato torna in libertà

Nei giorni scorsi la difesa di Altobelli aveva presentato la richiesta al giudice De Amicis: istanza accolta. Lascia gli arresti domiciliari

Traffico illecito di rottami, un indagato torna in libertà

Annullata l’ordinanza di custodia cautelare che aveva portato nei giorni scorsi all’arresto di Gianni Altobelli, 57 anni di Latina, coinvolto in un’inchiesta della Dda sul traffico di rifiuti e finito agli arresti domiciliari. E’ tornato in libertà. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Tamara De Amicis, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Mario Pellegrino che assiste l’indagato. La Procura aveva espresso parere negativo in merito alla richiesta presentata nei giorni scorsi. E’ questo l’ultimo risvolto dell’inchiesta. L’attività di indagine era stata condotta dal Nipaaf dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Latina e aveva portato all’esecuzione delle misure restrittive sulla scorta degli accertamenti attorno ad una azienda di raccolta e trattamento dei rifiuti speciali la Rotfer Ecologia sulla Migliara 45 Borgo San Michele.

Sono in tutto 73 le persone indagate. I reati contestati a vario titolo sono associazione organizzata per il traffico illecito di rifiuti, gestione di rifiuti non autorizzata, violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari e infine di riciclaggio. In base all’ipotesi accusatoria l’azienda gestita da Altobelli, gestiva un volume di rifiuti speciali superiori al consentito. L’attività era stata monitorata dagli investigatori anche con l’ausilio delle telecamere posizionate all’ingresso e incrociando in un secondo momento i dati di alcuni documenti è emerso che l’impresa raccoglieva notevoli quantità di rifiuti speciali, classificandoli come «carico da lavorazione», ma in maniera fraudolenta - avevano messo in luce gli inquirenti - perché in realtà venivano stoccati nel sito della Migliara 45 in quantità eccessive e per periodi che violavano le norme in materia di gestione e trattamento dei rifiuti speciali.

Nell’inchiesta erano state sequestrate sia la società principale che le altre due controllate da Altobelli - in base a quanto ricostruito dagli investigatori - utilizzate per gestire i camion per il trasporto dei rifiuti. L’indagine era stata coordinata dal pm Luigia Spinelli. Ieri è stata accolta dal gip la richiesta della difesa per il proprio assistito che ha lasciato gli arresti domiciliari. Nell’inchiesta erano stati arrestati anche Carlo e Pasquale Obermaier, entrambi della provincia di Roma e Mirel Baeram, di origine rumena.

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