Il fatto
08.03.2025 - 09:30
Una truffa per un importo di 300mila euro vede tre persone, due uomini e una donna residenti a Latina, indagate nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura Europea che ha chiesto per due indagati gli arresti domiciliari e per uno invece l’interdizione. Ieri mattina in Tribunale a Latina - davanti al giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli - si sono svolti gli interrogatori preventivi previsti dalla recente introduzione della norma Nordio.
I tre indagati sono comparsi davanti al magistrato, difesi dagli avvocati Giovanni Luparo ed Enrico Quintavalle si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e sono rimasti in silenzio di fronte alle contestazioni. Secondo quanto ricostruito dal magistrato Francesco Testa, avevano presentato una domanda per accedere ai dei fondi previsti dal Pnrrr per realizzare un sito internet per prodotti alimentari e in particolare per il commercio di carne. I fatti sono avvenuti tra il 2022 e il 2023 e la richiesta era stata presentata - come accade in questi casi - all’Unione Europea. Le indagini sono nate a seguito di un serie di riscontri incrociati come avvengono per monitorare il flusso di fondi per chi chiede dei finanziamenti e hanno portato a Latina.
La parola adesso passa al giudice che si dovrà pronunciare su questa richiesta e decidere se emettere o meno una misura restrittiva alla luce di quanto raccolto. Le indagini erano state condotte dagli investigatori del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, sulla scorta della delega arrivata dalla Procura Europea, al momento non si conoscono altri particolari sulla vicenda su cui vi è uno stretto riserbo.
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