Il caso
14.03.2025 - 17:00
Il Tar di Latina ha confermato il commissariamento della cooperativa edilizia Mila, già al centro di uno scontro durissimo tra soci con relativo procedimento giudiziario collaterale. Il commissario era stato nominato dal Ministero delle Imprese e del made in Italy. Di fatto la sentenza del Tar ha recepito le argomentazioni esposte da tre soci, rappresentati dagli avvocati Cinzia Di Marco, Chiara Di Nitto, Angela Valente, Alberto Barbaro, Manlio Formica e Debora Sparagna, e che si dicono «pesantemente e ingiustamente danneggiati dalla Mila».
La vicenda è nata da un’ispezione straordinaria avviata, su istanza di tre soci, dal Ministero delle Imprese, che aveva poi contestato alla Mila «una pluralità di gravi condotte volte ad impedire ai tre di divenire proprietari dei villini prenotati e pure già pagati centinaia di migliaia di euro l’uno». Il fulcro dell’indagine ministeriale era «costituito dall’ingiustificato notevole aumento dei costi degli immobili dei tre soci e dalla altrettanto inspiegabile riduzione dei costi degli immobili di altri soci, tra cui il Presidente del consiglio di amministrazione poi revocato».
«Gli accertamenti ministeriali - spiegano i difensori- hanno confermato che la Mila aveva richiesto ai nostri clienti di corrispondere cospicue somme non dovute e, a seguito del rifiuto dei nostri assistiti di adempiere, aveva negato loro l’assegnazione in proprietà dei villini. Al contempo dai verbali ministeriali è risultato che la Cooperativa si era affrettata a stipulare gli atti notarili di proprietà in favore degli altri soci che avevano ingiustamente pagato importi inferiori rispetto a quelli effettivamente dovuti».
I tre soci non si erano arresi di fronte al rifiuto della Mila di regolarizzare la situazione, rifiuto corredato da accuse pesanti con denunce alla Procura della Repubblica e persino all’Autorità Anticorruzione, poi rivelatesi infondate.
L’ispezione del Ministero era durata circa tre anni, conclusa con la revoca del cda in carica dal 2018, quindi era stato nominato un commissario, nomina impugnata, appunto, davanti al Tribunale amministrativo che ora ha rigettato il ricorso confermano il commissariamento.
Il Tar ha altresì contestato alla cooperativa Mila di non essersi attenuta al provvedimento giudiziale emesso già nel 2023, dalla Sezione Imprese del Tribunale di Roma, che aveva accolto le ragioni esposte dagli avvocati Angela Valente e Chiara Di Nitto per conto di una socia. I difensori dei tre soci, all’esito dell’ultima decisione del Tribunale amministrativo, pubblicata in questi giorni, si dicono soddisfatti del risultato conseguito «dopo anni di vicissitudini i nostri clienti hanno finalmente ottenuto, attraverso una sentenza molto solida, il pieno riconoscimento delle loro ragioni e potranno divenire proprietari dei villini».
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