Il fatto
21.03.2025 - 08:45
C’è il lieto fine in questa storia che si chiude con un insegnamento per chi si è reso conto di aver sbagliato e ha chiesto scusa. Da oggi andranno a svolgere lavori socialmente utili le due persone di 28 e 61 anni, entrambe di Latina, che avevano insultato su Facebook il sindaco di Latina Matilde Celentano. I fatti contestati erano avvenuti lo scorso ottobre quando i due indagati avevano rivolto offese sui social al primo cittadino che aveva denunciato tutto. Lo scorso febbraio era arrivato l’avviso di conclusione indagini e la Procura aveva contestato l’aggravante di aver offeso un rappresentante di un corpo politico e con un mezzo di pubblicità.
Nelle scorse settimane, i due responsabili hanno manifestato pentimento, inviando una lettera di scuse al sindaco e accettando di svolgere lavori di pubblica utilità in strutture che si occupano di povertà. La Polizia Postale e la Digos di Latina avevano condotto le indagini, identificando i responsabili.
Il sindaco, vittima di body shaming e assistita dall’avvocato Renato Archidiacono, aveva deciso di procedere legalmente per sensibilizzare contro questa forma di violenza. Non aveva mai cercato un risarcimento economico, ma desiderava promuovere una lezione educativa. Una delle persone coinvolte ha riconosciuto l’errore e ha dichiarato di non essere a conoscenza della terapia medica a cui era sottoposta la sindaca.
Le offese erano nate dopo un’intervista pubblicata sulla pagina Facebook di un giornale locale in occasione dell’inaugurazione dei giardini a Pantanaccio. I commenti offensivi, che alludevano all’uso di botox, si sono rivelati infondati poiché i lineamenti alterati della sindaca erano conseguenza della terapia.
Con il caso ora chiuso, i due protagonisti della vicenda inizieranno il loro percorso di volontariato, contribuendo al benessere della comunità.
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