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L'intervento

Caos stabilimenti, l’opposizione: le concessioni sono scadute nel 2023

I consiglieri di minoranza criticano la gestione delle proroghe e avvertono: "Si rischia il caos per la stagione estiva"

Caos stabilimenti, l’opposizione: le concessioni sono scadute nel 2023

«Siamo sempre più increduli nel prendere atto delle dichiarazioni del sindaco, Cristian Leccese, sul tema delle concessioni demaniali ai fini turistico-ricreativi, quelle dei “balneari” per intenderci». Parole del gruppo di opposizione composto dai consiglieri Franco De Angelis, Emiliano Scinicariello e Sabina Mitrano, che in un lungo documento tornano sulla politica dell’amministrazione sulle concessioni balneari di Gaeta. Sotto accusa in modo specifico una frase recente del sindaco: «L’ordinanza non serve perché a prorogare fino ad ottobre 2027 le concessioni basta la legge dello scorso settembre».

«Dunque il Sindaco ha affermato che nessun atto amministrativo, ordinanza o delibera di giunta che sia, sarà necessario per autorizzare i concessionari ad operare fino ad ottobre 2027. - eccepiscono i consiglieri di minoranza - Ci chiediamo se queste affermazioni siano frutto dei consigli di qualche “sadico” consulente politico che ha deciso di “mandare a sbattere” il Sindaco Leccese, o se siano tutte frutto della sua autonoma incapacità. Come stabilito da molti Tar le concessioni demaniali in questione sono tutte scadute il 31 dicembre 2023; non esiste alcun accordo scritto tra Stato italiano e Commissione europea per il rinnovo al settembre 2027, anche se il Governo Meloni ha provato a scaricare sui Comuni la responsabilità dei rinnovi con il D.L. 131/2024, provocando una miriade di ricorsi, con sentenze che vanno tutte nel verso opposto a quello delle proroghe; l’unico strumento per assegnare le nuove concessioni sono selezioni pubbliche e trasparenti, dunque le gare! Ciò nonostante a Gaeta il Sindaco Leccese ha voluto insistere sullo strumento dei project financing, assumendosi la paternità di questa scelta, che è stato oggetto di pareri negativi di Agcm, fino al punto che la stessa Autorità Antitrust ha fatto ricorso al TAR del Lazio contro il Comune di Gaeta, “smontando” in maniera minuziosa ogni atto amministrativo adottato in materia. Come consiglieri comunali nelle occasioni delle due delibere di Consiglio abbiamo letto e messo agli atti documenti chiari, con richieste altrettanto chiare all’amministrazione comunale di non insistere su una strada che avrebbe creato problemi all’economia cittadina, ad un settore strategico come quello balneare, oltre che potenzialmente all’ordine pubblico ed alla sicurezza. Ed invece ci ritroviamo ad un passo dalla stagione estiva con gli ex concessionari ad effettuare lavori preparatori sull’arenile, benché privi di titolo concessorio (poiché ricordiamo ancora una volta che la proroga al 2027 è frutto di un’assurda fantasia del Sindaco Leccese), e come se nulla stesse accadendo; riteniamo che nessun funzionario o dirigente, tantomeno un politico, si assumerà la responsabilità di concedere proroghe per la stagione estiva alle porte, e quindi chi opererà sull’arenile si troverà a farlo senza alcun titolo! A questo enorme problema andrebbe posto anche uno di natura erariale. Se gli ex concessionari opereranno anche per questa estate, a che titolo pagheranno i canoni concessori non avendo alcun atto legittimante? E se non pagheranno, chi sarà responsabile dell’enorme danno erariale? È vero, il sindaco Leccese ha dichiarato, in occasione del recente congresso del suo partito, che “l’amministrazione non si fa solo con leggi e regolamenti”, ma forse sta esagerando… Noi pensiamo che il sindaco, continuando a far finta che le sentenze univoche e molteplici sull’argomento non esistano, e non adoperandosi per dar luogo a selezioni pubbliche e trasparenti, stia rischiando di non dare volontariamente, coscientemente, ed anche reiteratamente, esecuzione a norme di legge, e questo è un caso che, a norma di TUEL (art. 141), può portare allo scioglimento del Consiglio Comunale su proposta del Ministro dell’Interno. E se la Prefettura non è legittimata ad effettuare alcun controllo sugli Atti degli Enti Locali, continua ad avere competenze relative al controllo sul funzionamento degli organi. Mentre dei controlli specifici resta autorità competente il Comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta, già designato quale Commissario ad acta nel caso di una recentissima sentenza del Tar Lazio che ha visto coinvolto il nostro Comune nella medesima materia»

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