La storia
03.05.2025 - 10:50
Qualcuno lo aveva chiuso dentro una busta di plastica e gettato nei rifiuti, come fosse spazzatura. Una condanna a morte certa, se non fosse stato per il cuore e l’attenzione di due volontari. È successo martedì sera, 30 aprile, nel quartiere San Valentino, a Latina.
Due membri dell’associazione ES24, impegnati a riordinare la sede dell’organizzazione, avevano appena raccolto un secchio di carta e cartone da portare all’isola ecologica di via Poli, poco distante. Durante le operazioni di scarico, un suono flebile, quasi impercettibile, ha attirato la loro attenzione. Un miagolio debole, appena distinguibile nel silenzio della sera.
All’inizio hanno pensato a uno dei tanti gatti randagi del quartiere, vista la presenza di più colonie feline nella zona. Ma quel lamento sembrava provenire da un cassonetto. Hanno così iniziato a controllare uno per uno i contenitori dell’area, finché non hanno trovato ciò che temevano: dentro una busta di plastica chiusa, tra i rifiuti, c’era un gattino vivo, abbandonato senza alcuna possibilità di salvezza se non per quel piccolo lamento.
«Pensavamo si trattasse di qualche gattino nascosto sotto ai secchioni, magari affamato. Ma guardandoci intorno abbiamo visto che non c’era nessun gatto, eppure sentivamo il suo miagolio. Quando abbiamo capito che era all’interno di quella busta chiusa non ci volevamo credere». Il cucciolo era tremante, spaventato, ma vivo. Un gesto crudele, senza giustificazioni, che avrebbe potuto concludersi con l’ennesima vittima silenziosa dell’inciviltà. E invece si è trasformato in una storia di speranza e amore. «Gli abbiamo dato da mangiare e non sapendo cosa fare e a chi affidarlo nel breve, vista anche l’ora, lo abbiamo portato a casa». Uno dei due volontari infatti, ha deciso di portarlo con sé, adottandolo all’istante. E una volta arrivato a casa, la sorpresa: il cane di famiglia lo ha accolto con affetto, riempiendolo di coccole. Una scena che racconta, meglio di qualunque parola, quanto cuore possano avere gli animali. Più di certi esseri umani.
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