Le indagini
28.05.2025 - 14:50
Mentre il fascicolo sull’incendio dell’auto di un pubblico ministero della Procura di Cassino è già passato a Perugia per competenza in materia, si fa strada un primissimo movente. Emerge dalla nota di solidarietà diffusa dall’Associazione Nazionale Magistrati, nella quale si fa riferimento al fatto che il pm «in questi mesi sta seguendo indagini delicate sul traffico di droga». Segreto totale su tutto il resto. A dimostrazione che l’indagine sul rogo dell’auto, avvenuto tra il 14 e il 15 maggio in una zona centrale di Cassino, è molto complessa c’è l’innalzamento dei controlli di polizia, seguiti peraltro al vertice convocato dal Prefetto di Frosinone. La «pista» della droga potrebbe essere legata alla stessa città di Cassino, anche se non si può escludere, al momento, un’inchiesta sul traffico nel sud della provincia di Latina, area sempre di competenza della Procura di Cassino. «Si tratta di un episodio di gravità inaudita», ha detto il Procuratore Carlo Fucci che ha preso servizio da poche settimane. «Oggi parliamo di Cassino città, ma tutto il territorio di competenza è particolarmente complesso, comprendendo anche la provincia di Latina e il casertano.
Ci sono presenze significative sul piano della criminalità comune, economica e organizzata. La risposta finora data è valida ma ora deve essere implementata il più possibile. Finora forse è stato sottostimato il ruolo della procura e del tribunale di Cassino». Sulla vicenda è intervenuto anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, che in una nota a firma del Presidente Giuseppe Di Mascio, ha definito l’episodio dell’auto bruciata «un attacco inaccettabile anche all’indipendenza della magistratura e al sereno svolgimento dell’attività giudiziaria, un fatto che merita massima attenzione e l’adozione di misure idonee». I fascicoli penali seguiti dal sostituto procuratore colpito da ignoti restano dunque alla Procura di Cassino e ciò significa che, al momento, rientrano nell’ambito della competenza dell’ufficio territoriale ordinario, ossia non siamo davanti ad un attacco della criminalità organizzata con metodo mafioso, pur presente nell’area compresa tra il cassinate e il sud pontino, come ricordato dallo stesso neo procuratore Fucci.
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